Ancora guai per Johnny Depp: dopo la sentenza choc del tribunale britannico arriva anche il licenziamento

Ancora guai per Johnny Depp: dopo la sentenza choc del tribunale britannico arriva anche il licenziamento

Ancora guai per Johnny Depp: dopo la sentenza choc del tribunale britannico arriva anche il licenziamento


09 novembre 2020, ore 15:09 , agg. alle 15:58

Scaricato dalla Warner Bros., l'ex pirata dei Caraibi non vestirà i panni del mago Grindelwald nel prossimo capitolo di 'Animali Fantastici', fortunato spin off di Harry Potter, nato dalla penna di J.K. Rowling

Non c’è pace per Johnny Depp, licenziato in tronco dalla Warner Bros. in seguito alla sua ultima vicenda giudiziaria. Solo qualche giorno fa, infatti, il tribunale britannico aveva respinto la denuncia per diffamazione che il divo di Pirati dei Caraibi aveva presentato contro il Sun. Il tabloid, lo aveva definito un “picchiatore coniugale” in un articolo risalente al 2018, e ora, a distanza di pochi giorni, l’attore si trova a dover pagare il prezzo dell’ennesimo brutto capitolo giudiziario che lo ha visto protagonista. Un vero e proprio disastro a livello di immagine, che va ad aggiungersi alle pagine della triste vicenda del turbolento divorzio da Amber Heard, combattuto dentro e fuori le aule del tribunale, tra accuse gravissime, fotografie e documenti audio e video diffusi in rete e su giornali e tv di mezzo mondo.

Il licenziamento


Un lento, inesorabile declino per Depp che deve oggi affrontare, come conseguenza, il licenziamento da parte della Warner Bros.. La notizia della fine della collaborazione è stata diffusa dall'attore stesso, che ha voluto informare personalmente i suoi fan con un post sulla sua pagina Instagram: “Desidero farvi sapere che mi è stato chiesto di dimettermi dalla Warner Bros. dal mio ruolo di Grindelwald in ‘Animali fantastici’ e ho deciso di rispettare e accettare quella richiesta”. La Warner Bros., da parte sua, ha rilasciato una breve dichiarazione “Ringraziamo Johnny per il suo lavoro sui film fino ad oggi" e ha fatto sapere che il suo ruolo nella saga, che finora ha incassato quasi 1,5 miliardi di dollari e di cui è in lavorazione il terzo capitolo, sarà rimpiazzato.

La reazione dei fan


Ma i fan non ci stanno: "La Warner Bros. ha perso uno dei migliori" ; "Ti amiamo Johnny e crediamo in te"; "Sappiamo tutti che sei innocente" sono alcuni dei commenti che si possono leggere sotto al post dell'attore, salito in trending topic con l'hashtag #JusticeforJohnnyDepp su Twitter, dove è nata anche una pagina dedicata al suo ruolo in 'Animali fantastici', intitolata "MyGrindelwald". Gente comune, fan, ma anche tanti illustri colleghi che non hanno mai creduto alle accuse di violenza domestica mosse dalla ex moglie, Amber Heard, classe 1986, ex comparsa in numerose serie televisive, prima di balzare agli onori della cronaca per il suo matrimonio con Depp.


I trascorsi con la ex, Amber Heard


I due si erano conosciuti nel 2011 sul set di "The Rum Diary" quando l'attore era ancora legato sentimentalmente a Vanessa Paradis, sua compagna per 14 anni e madre dei suoi due figli. Alle nozze, avvenute il 3 febbraio del 2015 nella casa dell’attore, fecero seguito una serie di ingaggi prestigiosi per la bionda texana, che pochi mesi dopo era apparsa radiosa e sorridente sul red carpet di Venezia accanto al neo marito in occasione della presentazione di "The Danish Girl". Immagini che oggi appaiono sbiadite, alla luce dei racconti sulle violente liti tra i due, cominciate a pochi mesi dalle nozze, quando, durante un viaggio in Australia, al divo sarebbe stata recisa l’ultima falange di un dito con i cocci di una bottiglia di vodka lanciata proprio dalla Heard. In quel periodo uscirono sui giornali le foto del tavolo dell’attore pieno di bottiglie di superalcolici e strisce di cocaina a cui fecero seguito quelle mostrate in tribunale che ritraevano il volto dell'attrice coperto di lividi provocati, secondo l'accusa, proprio da Depp. E mentre si attende il prossimo capitolo di questa dolorosa vicenda e il mondo di Hollywood si chiede se questa sia o meno la fine della carriera cinematografica dell'ex pirata Jack Sparrow, lui ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di fermarsi: “Il giudizio surreale del tribunale del Regno Unito non cambierà la mia lotta per dire la verità e confermo che ho intenzione di fare appello. La mia determinazione rimane forte e intendo dimostrare che le accuse contro di me sono false. La mia vita e la mia carriera non saranno definite da questo momento”. Intanto, però, le conseguenze economiche appaiono potenzialmente devastanti per l'attore, che dovrà sborsare per le spese legali più di 2,2 milioni di euro.

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