Antonio Albanese presenta a RTL 102.5 “Cento domeniche”: «Il lavoro con gli attori e le consulenze degli esperti hanno permesso di offrire al pubblico l'umanità che questo tema richiede. L'invito sottinteso è: aiutiamoci, abbracciamoci, evitando il ripetersi di ingiustizie simili»

Antonio Albanese presenta a RTL 102.5 “Cento domeniche”: «Il lavoro con gli attori e le consulenze da esperti hanno permesso di offrire al pubblico l'umanità che questo tema richiede. L'invito sottinteso è: aiutiamoci, abbracciamoci, evitando il ripe

Antonio Albanese presenta a RTL 102.5 “Cento domeniche”: «Il lavoro con gli attori e le consulenze da esperti hanno permesso di offrire al pubblico l'umanità che questo tema richiede. L'invito sottinteso è: aiutiamoci, abbracciamoci, evitando il ripe


05 dicembre 2023, ore 15:00

L’attore è stato ospite su RTL 102.5 in compagnia di Angelo Baiguini e Federica Gentile. Durante "W l'Italia", l'attore ha discusso del suo nuovo film "Cento domeniche".

Diretto da Antonio Albanese, “Cento domeniche” è prodotto da Carlo Degli Esposti, Nicola Serra e Dario Fantoni per Palomar e Leo, con soggetto e sceneggiatura curati da Antonio Albanese e Piero Guerrera.

«Il tema del film è stato trattato dal 1993, iniziando con la crisi della Banca Romana, manifestandosi ciclicamente in modo regolare. Ho voluto evitare il ripetersi di tale tradimento verso le persone perbene. Il mio obiettivo era narrare con verità le conseguenze di una sopraffazione così, dedicando due anni per trattare delicatamente questo tema», racconta Antonio Albanese a RTL 102.5. «La passione per la comicità e la narrativa mi ha spinto a realizzare questo film, cercando di sorprendere il pubblico e offrire emozioni diverse. La scelta di girare nel mio paese natale è stata motivata dalla necessità di avere intorno una comunità che conosco, sincera, onesta e di lavoratori. Il titolo "Cento Domeniche" deriva da un amico di mio padre che ha costruito la sua casa in cento domeniche», continua.

Antonio è un ex operaio di un cantiere nautico che conduce una vita serena, tra partite a bocce con gli amici e la cura per la madre anziana. La sua gioia raggiunge l'apice quando la figlia Emilia annuncia il suo matrimonio. Tuttavia, la banca di lunga data di Antonio rivela oscuri segreti, complicando il suo desiderio di regalare a Emilia il matrimonio dei loro sogni, svelando che chi custodisce i tesori potrebbe non custodire anche i sogni. «Il film esplora le vicende di Antonio, un uomo che sogna di celebrare il matrimonio di sua figlia. La storia evidenzia l'affetto sincero di Antonio, la sua semplicità, e il tradimento che lo conduce a prendersi la colpa, portando a isolamento e vergogna. Il lavoro con gli attori e le consulenze da esperti hanno permesso di offrire al pubblico l'umanità che questo tema richiede», afferma Albanese a W l’Italia. «Le ricerche, gli incontri con esperti e una psicologa che ha assistito vittime per decenni hanno alimentato il desiderio di rendere autentica questa storia per il pubblico. L'incontro con le persone coinvolte è stato emozionante, diventando un loro alleato. Il film ha suscitato reazioni commoventi e felici, creando un'emozione che va oltre lo schermo».

Il film presenta un cast eclettico con Antonio Albanese nel ruolo principale di Antonio Riva. Accanto a lui, Liliana Bottone, Bebo Storti, Sandra Ceccarelli, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani, Sandra Toffolatti e Martin Chishimba e Giulia Lazzarini. «Il musicista Giovanni Sollima ha contribuito alla colonna sonora, cercando di riflettere la vita provinciale nella prima parte e inserendo elementi come acqua e fabbriche nella seconda. Ho voluto trasmettere questa verità attraverso il film, dedicato ai due milioni e 800 mila metalmeccanici e 6-7 milioni di artigiani che sostengono il Paese. L'invito sottinteso è: aiutiamoci, abbracciamoci, evitando ingiustizie simili», conclude.


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