Archeologia: ancora un tesoro emerge dalle acque di San Casciano, una statua di Apollo alta due metri

Archeologia: ancora un tesoro emerge dalle acque di San Casciano, una statua di Apollo alta due metri

Archeologia: ancora un tesoro emerge dalle acque di San Casciano, una statua di Apollo alta due metri   Photo Credit: agenziafotogramma.it


18 novembre 2023, ore 16:42 , agg. alle 17:50

Si tratta di una copia in marmo dell'originale greco in bronzo attribuito allo scultore Prassitele e raffigura un Apollo adolescente, intento a cacciare una lucertola. La statua è stata recuperata in pezzi, nello stesso sito in cui nel 2022 erano state ritrovate oltre venti statue in bronzo

San Casciano dei Bagni, località termale nota sin dall'antichità, in provincia di Siena, non smette di stupire ed emozionare gli archeologi. Dopo lo straordinario ritrovamento di più di venti statue in bronzo avvenuto l'anno scorso, di epoca romana, ora una nuova meraviglia del passato è stata restituita dalle acque calde del sito. Si tratta di una statua in marmo, alta quasi due metri che raffigura un Apollo Sauroctonos, cioè che uccide la lucertola, in quella che è una copia romana di una statua greca attribuita al leggendario scultore Prassitele.  La statua non è integra ma in pezzi perché era inserita in un tempio dedicato alla divinità costruito intorno alla sorgente termale e alla sua vasca rituale, che poi, nel V secolo d. C., fu abbandonato. Secondo gli archeologi, non è chiaro se quando venne definitivamente chiuso, la statua fu rotta volutamente e buttata nella vasca in un ultimo rituale pagano o fu distrutta dai cristiani.

Apollo, copia romana di Prassitele

Della statua di Prassitele - il cui originale è forse il bronzo conservato a Cleveland - esistono diverse copie romane in marmo esposte nei musei del mondo, le più note al Louvre e ai Vaticani. Nessuna però legata ad un preciso contesto, così come non esiste un mito che spieghi il significato di quel gioco del dio con la lucertola. "E invece qui un legame potrebbe venire fuori e proprio con la medicina - ha spiegato il coordinatore scientifico dello scavo, Jacopo Tabolli dell' Università per Stranieri di Siena - visto che la lucertola per gli antichi era legata alle cure oftalmiche e che nella vasca sono stati trovati esemplari di lucertole in bronzo". Apollo, insomma, potrebbe avere giocato un ruolo importante in questo tempio toscano dove gli antichi si venivano a curare, venerato e omaggiato insieme alla divinità dell'acqua proprio per il suo legame con la medicina e le cure della salute che qui si praticavano.


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