Arcuri, un milione e settecentomila italiani saranno vaccinati in gennaio, priorità a personale medico e anziani

Arcuri, un milione e settecentomila italiani saranno vaccinati in gennaio, priorità a personale medico e anziani

Arcuri, un milione e settecentomila italiani saranno vaccinati in gennaio, priorità a personale medico e anziani


12 novembre 2020, ore 21:00 , agg. alle 21:39

Il commissario straordinario per l’emergenza ha anche detto che la curva dei contagi inizia a scendere

Il quadro della pandemia in Italia, dove i contagi hanno superato il milione di casi, e dove 1% della popolazione ha ancora il virus, e le previsioni sulla vaccinazione di massa degli italiani, al centro della conferenza stampa tenuta dal commissario straordinario Domenico Arcuri. Ha dato una speranza, anche se per un numero di connazionali ancora limitato: "Confidiamo di poter vaccinare i primi italiani alla fine di gennaio un milione e 700mila nostri cittadini“. Arcuri ha anche spiegato come verrà avviata la vaccinazione: "Gli italiani verranno vaccinati in funzione della loro fragilita' e della loro potenziale esposizione al virus. Le persone che lavorano negli ospedali saranno tra le prime a cui bisogna somministrare i vaccini cosi' come le persone piu' anziane e che sono piu' fragili dovranno arrivare prima di quelle piu' giovani". Le decisioni verranno prese in base alle categorie e non con criteri geografici: “Non sara' su base regionale la distribuzione del vaccino anti-covid, ma "il governo ha deciso che ci sia una centralizzazione del meccanismo" individuando le categorie dei primi cittadini per i quali sara' necessario non serve avere il vaccino in un luogo A piuttosto che in un luogo B”. Il commissario per l’emergenza ha anche sottolineato che il ministero della salute ha già avviato un piano per individuare le prime persone che saranno vaccinate . Arcuri ha pure toccato il tema della conservazione delle dosi di vaccino. La Pfizer con la BionTech ha messo a punto un siero che deve essere conservato a meno 80 gradi. In questo momento nessuna struttura, o pochissime, e nessun medico di base, dispone delle attrezzature adatte. Arcuri ha affermato che ci si sta organizzando per la complicata gestione del vaccino.

La curva dei contagi comincia a raffreddarsi, il numero dei tamponi in continua crescita

L’esame dei dati a disposizione consente delle analisi, che hanno un lato incoraggiante. "Un italiano su 60 è colpito dalla pandemia, un'enormità" eppure la "curva dei contagi inizia a raffreddarsi". Possiamo dire che la curva inizia a raffreddarsi perché "i casi continuano a crescere ma 10 volte di meno rispetto a un mese fa". "Facciamo stabilmente 10 volte più tamponi rispetto alla prima ondata. Chi sostiene che siamo impreparati non ha occhi onesti”.

Il piano per i Covid Hotel, arrivano i bandi per reclutare medici e infermieri

Per contenere la pressione che stanno sopportando le strutture ospedaliere, in particolare i pronto soccorso, si lavorerà su strutture ad hoc. La proposta per avere a disposizione un Covid Hotel in ogni provincia è stata avanzata dal ministro Francesco Boccia durante la riunione con regioni, Anci e Upi a cui hanno preso parte il capo della Protezione civile, Angelo Borelli, e il commissario Domenico Arcuri, cui è stato affidato l'incarico di attivarsi immediatamente per mettere a disposizione le strutture. Lo 0,5% delle persone che hanno contratto il virus è stata costretta al ricovero in terapia intensiva. A proposito della necessità di maggiore disponibilità di personale medico e paramedico, Arcuri ha annunciato che sono prossimi i bandi per reclutare medici e infermieri.


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