Arresti e repressioni in Russia: dalla piccola Masha al corrispondente americano del The Wall Street Journal

Arresti e repressioni in Russia: dalla piccola Masha al corrispondente americano del The Wall Street Journal

Arresti e repressioni in Russia: dalla piccola Masha al corrispondente americano del The Wall Street Journal   Photo Credit: agenziafotogramma.it


30 marzo 2023, ore 13:04

È bastato un disegno contro la guerra per rovinare la vita a Masha e Alexey. La repressione russa ha internato la figlia e condannato il padre. Un altro arresto riguarda il corrispondente americano del The Wall Street Journal.

MASHA E ALEXEY, LA VITA ROVINATA DA UN DISEGNO CONTRO LA GUERRA

La follia di questo conflitto passa anche dal disegno della piccola Masha Moskaleva. Una rappresentazione innocente contro la guerra che viene condannata dalla stringente repressione russa. Quel foglio colorato dello scorso anno è costato alla tredicenne un internamento in una struttura di riabilitazione. Decisione arrivata dopo diverse perquisizioni, interrogatori e violenze ai danni del padre Alexey Moskalev, anche lui arrestato mentre la figlia veniva mandata in una struttura in una località sconosciuta.

I riflettori del mondo si sono riaccesi sulla vicenda poiché la bimba ha scritto una lettera proprio al padre lontano, condannato ieri a due anni di carcere per un post contro la guerra, ma fuggito il giorno prima dagli arresti domiciliari.

LA LETTERA

“Papi, ciao. Ti chiedo davvero di non ammalarti e di non preoccuparti. Io sto bene, ti amo tantissimo e so che tu non hai nessuna colpa, ti sostengo sempre, tutto ciò che fai è giusto”. Questo l’incipit della lettera che Masha ha dedicato al padre. Poi continua, cercando di incoraggiare il padre che la stessa figlia definisce un eroe: “Credo che andrà tutto bene e staremo insieme. Come mi ha scritto una donna, bisogna credere, sperare e amare, perché vince solo chi sa credere, sperare e amare. Un giorno ci siederemo a tavola e ricorderemo tutto”.

RUSSIA, ARRESTATO IL CORRISPONDENTE DEL AMERICANO THE WALL STREET JOURNAL

Arrestato Evan Gershkovich, il corrispondente da Mosca del quotidiano americano The Wall Street Journal. Il giornalista rischia una condanna a 20 anni di carcere poiché, secondo i servizi segreti del Cremlino, avrebbe raccolto informazioni coperte da "segreto di stato" sulle attività di una delle imprese del complesso militare - industriale russo.

AGGIORNAMENTI DAL CAMPO DI BATTAGLIA

Intanto si continua a sparare in Ucraina, non si arresta la devastazione sui territori. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica dichiara l'impianto nucleare di Zaporizhzhia fuori da qualsiasi protezione. Nell'area di Bakhmut si registra, secondo fondi istituzionali degli Stati uniti, un’inversione di tendenza. Il gruppo mercenario Wagner sarebbe in forte difficoltà con un'enorme quantità di perdite. La battaglia per la città si sarebbe così trasformata in un massacro per i russi.

Intanto la propaganda del Cremlino annuncia che è vicino l’avvio di una grande campagna di reclutamento per arruolare 400.000 soldati. E sul fronte orientale la Cina si dice pronta ad aumentare gli scambi con le forze armate russe al fine di approfondire la comunicazione, la cooperazione e la fiducia reciproca militare.


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