Arrivata a Zaporizhzhia la missione dell’Aiea per controllare la centrale nucleare, spento il reattore, la missione durerà 24 ore

Arrivata a Zaporizhzhia la missione dell’Aiea per controllare la centrale nucleare, spento il reattore, la missione durerà 24 ore

Arrivata a Zaporizhzhia la missione dell’Aiea per controllare la centrale nucleare, spento il reattore, la missione durerà 24 ore


01 settembre 2022, ore 16:00 , agg. alle 16:42

Gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l'energia atomica incaricati di controllare la centrale nucleare di Zaporizhzhia sono arrivati in città. La missione durerà fino a domani.

Dopo un viaggio non privo di problemi, la delegazione dell’Aiea ha raggiunto la centrale nucleare di Zaporizhzhia nella città ucraina di Energodar, occupata dalle truppe russe. La notizia è stata data dal servizio stampa di Energoatom, il tutto mentre Mosca e Kiev si scambiano accuse reciproche su nuovi bombardamenti in zona. La missione dell’ Agenzia internazionale per l’energia atomica resterà fino a sabato nella centrale, lo ha dichiarato il capo dell'Aiea, Rafael Grossi, sottolineando che "in appena due ore abbiamo visto quello che avevamo bisogno di vedere". Così hanno affermato le autorità filorusse con controllano l’area attorno all’impianto nucleare. L’arrivo a Energodar degli ispettori è stato confermato anche dal ministro degli esteri di Mosca e anticipata dai media russi che hanno scritto come “Il regime di Zelensky e i suoi burattinai occidentali saranno ritenuti responsabili se ci saranno nuovi tentativi di ostacolare la missione dell'Aiea", ha dichiarato la diplomazia di Mosca, citata dalla Tass, sostenendo che l'ispezione "aprirà gli occhi della comunità internazionale sulla vera fonte di minaccia per Zaporizhzhia posta da Kiev”. Il ministro Lavrov si augura che “la missione dimostri imparzialità”. “La Russia sta prendendo tutte le misure per garantire che la centrale nucleare di Zaporizhzhia funzioni in modo sicuro e che gli ispettori dell'Aiea portino a termine la loro missione” ha concluso.


Le ultime ore

Non è stato un viaggio facile quello degli ispettori dell'Aiea per raggiungere la centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’arrivo ritardato di qualche ora per i combattimenti in zona. La cittadina di Energodar è stata sotto il tiro dell’artiglieria russa già dalle quattro della notte (ora italiana). Il sindaco Dmytro Orlov, ha scritto sul suo canale Telegram di colpi di mitragliatrice e di diversi civili che sarebbero stati colpiti. Malgrado le ostilità, l’Aiea aveva confermato la visita. Sulla paternità degli spari Mosca e Kiev si sono rimpallati l’accusa. La Tass ha scritto che “Una squadra d'assalto ucraina sta cercando di atterrare vicino alla cittadina di Energodar che ospita l'impianto nucleare di Zaporizhzhia per impedire la prevista visita odierna all'impianto da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica”, riprendendo le parole di un funzionario locale, mentre per l’Ucraina è “La Russia a colpire in modo dimostrativo Energodar” parlando di case distrutte come dimostrazione del “reale interesse di Mosca per l'ispezione” ha scritto su Twitter Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


Il reattore

Nel frattempo, in attesa dell’arrivo degli ispettori Aiea, il reattore numero 5 dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia è stato spento. Ma questo non è l’unico motivo, la decisione di fermarlo è scattata dopo i combattimenti vicino all’impianto. Ma anche in questo caso i due belligeranti si incolpano a vicenda dello spegnimento. Secondo Energoatom il reattore è stato fermato automaticamente alle 4:57 (le 3:57 in Italia) dopo un attacco di mortaio delle forze russe. Secondo il capo dell'amministrazione nominata da Mosca a Zaporizhzhia, Volodymyr Rogov, invece, il fermo è dovuto ai colpi di artiglieria ucraini.


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