Autostrade: rimborsi agli automobilisti in caso di blocco del traffico per cantieri, incidenti o fenomeni meteo
Autostrade: rimborsi agli automobilisti in caso di blocco del traffico per cantieri, incidenti o fenomeni meteo Photo Credit: Foto: Ansa/Luca Zennaro
03 dicembre 2025, ore 16:00
La decisione dell'Autorità Trasporti prevede anche dei casi in cui il rimborso non è dovuto. Critici i consumatori per il rischio che a pagare i rimborsi siano gli stessi automobilisti con l'aumento dei pedaggi
Dal prossimo anno, chi resterà imbottigliato nel traffico sulle autostrade, a causa di cantieri, incidenti o fenomeni meteo, sarà risarcito in tutto o in parte del pedaggio pagato. Lo ha stabilito l’Autorità dei Trasporti che, cercando un equilibrio tra la tutela dei diritti degli automobilisti con la sostenibilità dell’infrastruttura -dalla manutenzione alla sicurezza-, ha previsto l’entrata in vigore in due tappe delle misure e una casistica per stabilire i rimborsi. Il Ministero dei Trasporti esprime 'grande soddisfazione', al contrario i consumatori del Codacons sottolineano alcune ombre, a partire dalla possibilità per le società autostradali di recuperare interamente la spesa per i rimborsi concessi aumentando le tariffe dei pedaggi.
RIMBORSI ED ECCEZIONI, QUANDO NON SONO DOVUTI
• Per i percorsi con lunghezza inferiore a 30 chilometri, il diritto al rimborso è indipendente dal ritardo
• Per i percorsi con lunghezza tra i 30 e i 50 km: il rimborso si attiva per uno scostamento di almeno 10 minuti
• Per percorsi con lunghezza superiore a 50 km: il rimborso si attiva per uno scostamento/ritardo di almeno 15 minuti
Non sono dovuti rimborsi di importo inferiore a 10 centesimi di euro (i rimborsi sopra i 10 centesimi vengono accreditati ed erogati a partire dalla somma di 1 euro). I rimborsi non spettano se per il percorso è già prevista una riduzione generalizzata del pedaggio e nel caso di cantieri emergenziali (ossia, i cantieri installati a seguito di incidenti, eventi meteo o idrogeologici di carattere straordinario e imprevedibile, attività di soccorso e connessi ripristini). In un primo periodo di applicazione delle misure, saranno esclusi dal meccanismo di rimborso anche i cosiddetti cantieri mobili. Resta fermo l'obbligo, per i concessionari, di fornire adeguata informazione all'utenza circa lo stato e la programmazione anche per queste tipologie di cantieri.
IL MINUTAGGIO
Per i casi di blocco del traffico, il rimborso si calcola sul pedaggio relativo alla tratta interessata secondo specifiche soglie: - Blocco tra i 60 e i 119 minuti: rimborso pari al 50% - Blocco di durata compresa tra i 120 e i 179 minuti, rimborso pari al 75% - Blocco di durata superiore a 180 minuti, rimborso integrale del 100% L'Autorità spiega che tutte le informazioni sulla viabilità e i rimborsi, che saranno automatici, saranno gestibili grazie ad una App unica per tutti i gestori. Chi non utilizza l'app potrà comunque richiedere il rimborso tramite i canali messi a disposizione dai concessionari, come numeri verdi o portali web dedicati.
IL PEDAGGIO AUMENTERA’?
L’Autorità spiega che a regime, gli importi corrisposti agli utenti per i rimborsi in presenza di cantieri non possono essere recuperati dai concessionari tramite il pedaggio. Tuttavia per le sole concessioni già vigenti Art ha previsto un meccanismo che consente un parziale e temporaneo recupero delle somme versate agli utenti a valersi sul pedaggio: pieno recupero (100%) per gli anni 2026 e 2027 e riduzione graduale negli anni successivi, fino al 2030 (75% nel 2028, 50% nel 2029 e 25% nel 2030). L'impatto sul pedaggio, puntualizza l'Autorità, "sarà praticamente impercettibile per gli utenti". In caso di blocco del traffico "per cause diverse", i rimborsi possono essere recuperati dai concessionari tramite il pedaggio. Possibilità condizionata ad eventi di forza maggiore (oggettivamente dimostrati dal concessionario).
CRITICI I CONSUMATORI
Il nuovo sistema dei rimborsi per i pedaggi autostradali presenta luci ed ombre, secondo i consumatori del Codacons, che da un lato rischiano di limitare il diritto agli indennizzi in favore degli utenti, dall'altro scaricano sugli stessi automobilisti la spesa sostenuta dalle società autostradali per i ristori. La misura più critica, viene evidenziato, è quella possibilità -infatti- per le società autostradali di recuperare interamente la spesa per i rimborsi concessi aumentando le tariffe dei pedaggi.
