Azovstal, sotto attacco incessante. Lavrov, stop a dominio mondiale Usa

Azovstal, sotto attacco incessante. Lavrov, stop a dominio mondiale Usa

Azovstal, sotto attacco incessante. Lavrov, stop a dominio mondiale Usa


11 maggio 2022, ore 20:00

Kiev intanto annuncia la ripresa del controllo di 1.200 chilometri di confine. Annunciato il primo processo che vedrà imputato un soldato russo per presunti crimini di guerra

Se c'è un inferno sulla terra è quello: sottolineano le autorità di Mariupol riferendosi all’acciaieria Azovstal. L’impianto “viene attaccato, non solo dal cielo e con l'artiglieria, ma anche con i carri armati”. E una colonna di denso fumo nero si sta levando dal sito. I militari russi hanno sparato su un istituto per bambini con disabilità nella regione di Lugansk. Sui negoziati Kiev sta perdendo la pazienza, dice Zelensky, “siamo pronti ma ad ogni nuova Bucha scompare il desiderio di negoziare”. Il ministro degli esteri russo Lavrov afferma che il Cremlino non vuole una guerra in Europa ma uno stop al dominio degli Stati Uniti. Il governo della regione di Kherson chiederà l'annessione alla Russia. Possono chiedere l’annessione a Marte o Giove, replica Podolyak consigliere di Zelensky e capo negoziatore, ma l'esercito ucraino la libererà, a dispetto di qualsiasi cosa dicano".

UCCISE UN CIVILE IN BICI, PRIMO RUSSO ALLA SBARRA

Vadim Shishimarin, 21 anni, sergente dell'unita' 32010, quarta divisione carri della guardia Kantemirovskaja della regione di Mosca. Il primo soldato russo a finire alla sbarra in Ucraina per crimini di guerra. E’ sospettato di aver ucciso il 28 febbraio scorso un civile disarmato che stava andando in bicicletta nel villaggio di Chupakhivka, nella regione nordorientale di Sumy. La procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova il mese scorso aveva annunciato che il suo team stava lavorando su quasi 8mila presunti crimini di guerra commessi in Ucraina e che c'erano un "numero enorme di casi" di soldati russi che hanno ucciso civili ucraini. Successivamente la procuratrice aveva identificato 10 soldati responsabili delle atrocità commesse nella città di Bucha.

77ENNE SCAPPATA A PIEDI DA MARIUPOL DOPO 2 MESI DI ASSEDIO, CONOSCIUTO INFERNO

Tra le storie che ci arrivano oggi quella di Nadiya, 77 anni scappata a piedi dall’inferno di Mariupol, tra mine, soldati e pile di cadaveri. Prima la fuga a piedi, poi con pullman scortati dall'esercito di Mosca, che attraverso due campi di filtrazione l'hanno portata fino a Taganrog, nella Federazione russa. Da lì, grazie all'aiuto a distanza dei figli, ma soprattutto alla fortuna di avere ancora con sé la borsa con documenti e denaro, Nadiya è riuscita a raggiungere Mosca e a prendere un aereo, che dopo uno scalo a Dubai, l'ha portata a Milano, dalla figlia Tetyana, che in Italia abita da tanti anni.


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