Ballottaggi, vince il campo largo. Centrodestra, Meloni chiede il confronto con gli alleati

Ballottaggi, vince il campo largo. Centrodestra, Meloni chiede il confronto con gli alleati

Ballottaggi, vince il campo largo. Centrodestra, Meloni chiede il confronto con gli alleati


27 giugno 2022, ore 18:30

Secondo l’analisi dell’Istituto Cattaneo l’astensione ha penalizzato il centrodestra. Berlusconi ha riunito i suoi, faccia a faccia anche tra Conte e Grillo

In Italia la tornata delle comunali nei capoluoghi di provincia complessivamente finisce 13 al centrodestra, 10 al centrosinistra e 3 alle liste civiche. Ma sono ben cinque i comuni che cambiano amministrazione da centrodestra a centrosinistra, Verona, Monza, Alessandria, Piacenza e Catanzaro. La stessa Giorgia Meloni si dice insoddisfatta e chiede un incontro a Salvini e Berlusconi. Il leader della Lega si dice pronto subito al confronto, il presidente di Forza Italia ha riunito i suoi ad Arcore, perché oltre alla sconfitta a Verona dopo lo strappo tra Sboarina e Tosi, brucia forte quella di Catanzaro in una Calabria roccaforte degli azzurri e quella di Monza che lo ha visto spendersi in prima persona in campagna elettorale. L’unità del centrosinistra e il campo largo progettato da Enrico Letta hanno fatto la differenza dicono diversi esponenti del Pd, Renzi si dice contento per il suo partito ma avverte “le politiche sono un’altra cosa”. Intanto è terminato dopo circa 4 ore il faccia a faccia tra il leader dei 5 stelle Conte e il garante Grillo.

L’ANALISI DELL’ISTITUTO CATTANEO

In tre delle quattro città considerate in questa analisi, il candidato di centrodestra ha visto diminuire i suoi voti (in valore assoluto). Poco centra, sottolinea l’Istituto Cattaneo, il dato sull’affluenza, scesa ulteriormente in questo turno di ballottaggi, piuttosto alla base ci sarebbe una scarsa capacità di (ri)mobilitazione del proprio elettorato, e il fatto che il fenomeno si verifichi in 3 città su 4 (Monza, Catanzaro, Parma e Alessandria) rende plausibile l'ipotesi che la causa sia da ricercare non solo in dinamiche di tipo locale ma nasca anche da ragioni nazionali (ultimamente, le componenti di questa coalizione non hanno dato prova di grande coesione e sintonia comunicativa).

MELONI, TROVO CURIOSA POLEMICA CONTINUA ALLEATI SU MANCATO APPARENTAMENTO

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, commentando i ballottaggi non le manda a dire agli alleati “Trovo curiosa, ad esempio, la polemica continua da parte degli alleati sul mancato apparentamento a Verona con tanto di attacchi al sindaco di centrodestra a urne aperte, mentre a Catanzaro Fdi sosteneva lealmente un candidato che pure ci aveva negato l'apparentamento. Se sei tu il primo a dire che si perde è difficile che gli elettori crederanno nella vittoria”. Da Meloni poi arriva una sorta di appello “Basta litigi, attenti a non mettere a rischio il risultato delle politiche. 'Per questo chiederò a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi di vederci il prima possibile per evitare ulteriori divisioni”. Infine aggiunge “Non siamo soddisfatti di questi ballottaggi, il centrodestra poteva fare meglio ma, visto che il Pd festeggia, il dato complessivo ci obbliga a riportare Letta sul pianeta terra: centrosinistra e 5 stelle governavano 56 comuni, oggi 53. Il centrodestra 54, oggi 58”.

SALVINI, PRONTO A INCONTRARE ALLEATI ANCHE DOMANI

Per me l'incontro di si può fare anche domani, non è possibile perdere città importanti perchè il centrodestra si divide e sceglie di non allargarsi e di includere altre forze ed energie, per paura, per calcolo o per interesse di parte. Vediamoci e prepariamo la prossima squadra e il prossimo progetto di governo, subito, insieme” afferma il leader della Lega Matteo Salvini.

BERLUSCONI, C.DESTRA VINCE UNITO, PROMUOVERÒ CONFRONTO

Dopo aver riunito i suoi ad Arcore arriva un video messaggio di Silvio Berlusconi La coalizione del centrodestra vince solo quando è unita. Le divisioni degli ultimi mesi hanno allontanato molti elettori. Sarò io stesso a promuovere un confronto approfondito con i nostri alleati per disegnare l'Italia del futuro e vincere le prossime elezioni nazionali. Purtroppo ieri non ha vinto nessuno, ha perso la democrazia” ha detto il leader di Forza italia. Quanto all’astensionismo, “quando è così grave, priva anche gli eletti di una vera legittimazione democratica. Alla luce di questa situazione ogni altro commento sui risultati ha davvero poco valore e la sinistra non ha alcun motivo di cantare vittoria”.

BOCCIA, PRIMO PARTITO, GIOVANE E DONNA

Il Partito democratico si conferma il primo partito in Italia, non nei sondaggi ma nelle liste che sono state elette, in molte città il PD ha ottenuto numeri oltre il 20%. Questo perchè attraverso i nostri candidati abbiamo rappresentato la nostra idea di società con una classe dirigente rigenerata in un mix tra nuove generazioni e storici militanti che si sono messi al servizio del progetto collettivo e tante donne in prima linea nel partito e nelle liste. Abituiamoci sempre più ad un PD donna e giovane, che fa del femminismo un punto fermo e trasforma in una piattaforma politica le tante battaglie delle nuove generazioni. L’analisi targata Francesco Boccia è l’occasione per citare tra le tante donne elette le tre sindache che hanno vinto i ballottaggi, a Piacenza Katia Tarasconi, a Cuneo Patrizia Manassero e a Carrara Serena Arrighi.




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