Barbara Palombelli in diretta a Giletti 102.5: “Sul caso Gassmann, io mi sarei fatta i fatti miei; credo nella scienza, in questa situazione noi siamo delle cavie per i vaccini”

Barbara Palombelli in diretta a Giletti 102.5: “Sul caso Gassmann, io mi sarei fatta i fatti miei; credo nella scienza, in questa situazione noi siamo delle cavie per i vaccini”

Barbara Palombelli in diretta a Giletti 102.5: “Sul caso Gassmann, io mi sarei fatta i fatti miei; credo nella scienza, in questa situazione noi siamo delle cavie per i vaccini”


16 aprile 2021, ore 10:00 , agg. alle 10:24

Il venerdì mattina a partire dalle 8.00 alle 9.00 in diretta su RTL 102.5, il consueto appuntamento con Giletti 102.5 condotto da Massimo Giletti e Luigi Santarelli


Al centro del programma Giletti 102.5, in diretta su RTL 102.5, sempre la stretta attualità e come sempre, microfoni aperti per tutti gli ascoltatori che vogliono dire la loro su tutti i fatti più importanti della settimana, e anche grandi ospiti. Questa mattina molti come sempre gli argomenti: in settimana le proposte di ristoratori e altre categorie per chiedere quelle riaperture che il Governo potrebbe discutere la prossima settimana. Intanto, il vaccino Johson&Johnson nel mirino. Nella puntata di oggi la voce di Barbara Palombelli.


Il caso Gassmann-Ruggeri

“Io ho parecchi vicini fanno anche feste in giardino con i bambini e mi mette una grande allegria. Sinceramente non mi sento di giudicare, anche perché da quel che ho letto erano all’aria aperta in un cortile, quindi non credo ci fossero gli estremi per un assembramento pericoloso, quindi io mi sarei fatta i fatti miei”. Così la nota presentatrice Barbara Palombelli sul caso che ha visto Gassmann al centro di alcune polemiche per un tweet dove annunciava di denunciare i suoi vicini di casa che stavano facendo una festa. Tra le risposte di attacco nei confronti di Gassmann, quella di Enrico Ruggeri che lo ha definito ‘nostalgico per i tempi andati della Germania Est’.


La questione vaccini

“Ciò che innanzitutto non ha funzionato di questa situazione è stata l’euforia del giugno-luglio scorso, quando ci dicevano che ci sarebbe stata la seconda ondata, preparavano gli ospedali e ci mettevano in guardia e gli stessi poi venivano ridicolizzati.

“Qualcuno dovrà pagare per quella situazione, perché era chiarissimo che non era finita, perché tutto il mondo continuava ad infettarsi, quindi il virus sarebbe tornato anche da noi e nessuno lo voleva ammettere”. “Siamo andati in Europa e non abbiamo chiesto dei vaccini extra come ha fatto la Germania ed altri paesi, la signora Gallina, che ha testimoniato giorni fa in Parlamento, ha detto candidamente ‘ma l’Italia non me li ha chiesti…’, quei contratti non sono trasparenti”.

“Bertolaso dice che non esiste in tutta la storia delle epidemie, non esiste un’epidemia che duri meno di un anno, sono tutte durate due anni, perché c’è sempre un’ondata di ritorno”.

“Noi siamo delle cavie, in questa situazione, siamo un’immensa clinica, sul nostro corpo si sta sperimentando un vaccino che sarebbe stato pronto tra tre anni. Credo nella scienza e nei vaccini, detto questo stiamo a vedere”.


Vitalizi ai politici

“Io penso che debba essere semplicemente un calcolo aritmetico, come avviene per tutti noi cittadini normali, quanto hai versato e quanto devi avere. La legge italiana prevede che anche ad un condannato per mafia con 20 ergastoli venga data la pensione”. “Il diritto è qualcosa che deve garantire tutti allo stesso modo, se c’è una legge, quella è la legge per tutti”.

“Il problema delle politica è che continua a fare leggi che poi vengono disconosciute un minuto dopo che vengono applicate, è un atteggiamento molto particolare”.



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