Bari, rifiuti di plastica scaricati e bruciati in un'area protetta

Bari, rifiuti di plastica scaricati e bruciati in un'area protetta

Bari, rifiuti di plastica scaricati e bruciati in un'area protetta


18 luglio 2019, ore 12:00 , agg. alle 12:31

Quattro gli accusati, hanno provocato la diffusione di diossina e liquami tossici in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico

I carabinieri forestali hanno scoperto un'attività sistematica di smaltimento illecito di ingenti quantità di rifiuti, prevalentemente plastici, che venivano scaricati e poi bruciati nelle campagne di Triggiano (Bari), in prossimità di Lama San Giorgio, provocando la diffusione di diossina e liquami tossici in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico. In esecuzione di provvedimenti emessi dal Gip di Bari su richiesta della Procura, i militari hanno sequestrato un terreno di circa 1800 mq, due autocarri  - utilizzati per il trasporto e lo scarico sul suolo dei rifiuti - un'auto e due motocarri utilizzati per il recupero del materiale ferroso e per recarsi sul posto per procedere alle combustioni di proprietà di quattro persone (2 residenti a Bari e 2 residenti a Triggiano) e di una ditta di commercio di metalli ferrosi con sede a Modugno (Bari). I quattro sono accusati di smaltimento illecito e combustione di rifiuti speciali di tipo plastico utilizzati in attività agricola e inquinamento ambientale con produzione di diossine e rifiuti liquidi neri derivanti dalla combustione della plastica. Nel corso delle indagini, durate tre mesi, sono state raccolte documentazioni video e fotografiche.