Borrell, sanzioni ad Hamas. Sì di Italia, Francia e Germania

Borrell, sanzioni ad Hamas. Sì di Italia, Francia e Germania

Borrell, sanzioni ad Hamas. Sì di Italia, Francia e Germania   Photo Credit: Fotogramma.it


11 dicembre 2023, ore 15:00

Le ultime notizie dal campo e il nodo degli aiuti umanitari da far arrivare nell’enclave palestinese. Tornano a suonare le sirene di allarme anti missile a Tel Aviv e in altre città israeliane

L’obiettivo è quello di inviare un forte messaggio politico sull'impegno dell'Europa contro Hamas e la solidarietà con Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre. Per questo Italia, Francia e Germania si dicono favorevoli alla proposta dell'Alto rappresentante europeo per la politica estera, Borrell, di creare "un regime sanzionatorio” contro Hamas. Borrell è anche tornato a chiedere "delle pause per far sì che entrino gli aiuti umanitari a Gaza". Nel frattempo Israele conferma che aprirà il valico di Kerem Shalom, al confine tra il Paese, Striscia di Gaza ed Egitto, per facilitare l'arrivo di aiuti, ma critica l’Onu perché faccia di più al valico di Rafah. Mentre un piccolo team, istituito dal premier Netanyahu, è già al lavoro per mettere a punto un piano per Gaza una volta finita la guerra. Sul campo Le Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio di razzi su Tel Aviv.

TAJANI, 'HAMAS HA COMMESSO CRIMINI IMMONDI, COLONI SONO COSA DIVERSA

L'Italia ha sempre espresso condanna nei confronti delle azioni dei coloni in Cisgiordania contro la popolazione palestinese. "Io condanno le violenze dei coloni, ma non possiamo equiparare Hamas ai coloni, perché sono due cose ben diverse". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio a Bruxelles. "Hamas - continua - si è macchiata di crimini immondi: andare a cercare la gente casa per casa, uccidere bambini di tre mesi, violentare le donne, poi ucciderle e giocare a pallone con i loro seni mi pare che sia una cosa che grida la vendetta. E' giusta la reazione di Israele contro Hamas; non è giusto, l'ho detto fin dall'inizio, quello che i coloni israeliani stanno facendo contro la popolazione civile in Cisgiordania, ma non possono essere messi sullo stesso piano" di Hamas.

HAMAS, OSTAGGI SARANNO LIBERATI VIVI SOLO ALLE NOSTRE CONDIZIONI

Il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obaida, ha ribadito che "Israele e i suoi sostenitori non saranno in grado di riavere vivi i prigionieri senza un accordo sullo scambio di prigionieri e senza accettare le condizioni dell'ala militare di Hamas". Lo scrive Haaretz. Obaida ha anche affermato che "le forze della resistenza sono ancora in buone condizioni e migliaia di combattenti stanno ancora aspettando istruzioni e non hanno ancora fatto il loro dovere", e che non hanno altra scelta che "continuare a combattere per affrontare l'olocausto che Israele sta provocando per spezzare la volontà del popolo palestinese". Secondo il portavoce, lo scopo dichiarato di Israele nella lotta per sconfiggere Hamas è quello di "servire l'arena interna di Israele e soddisfare la sete di sangue palestinese della destra".

L’EUROPA IN CAMPO

I ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania favorevoli ad "un regime sanzionatorio ad hoc contro Hamas e i suoi sostenitori". In una lettera inviata all'Alto rappresentante per la politica estera europea, Antonio Tajani, Catherine Colonna e Annalena Baerbock esprimono il loro "pieno sostegno alla proposta" di Josep Borrell, che "dovrebbe permettere all'Ue di colpire i membri di Hamas, i gruppi affiliati e i sostenitori delle sue attività destabilizzanti". Borrell ha sottolineato che gli Stati membri dell'Ue devono "concordare non una richiesta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, perché non è ritenuta appropriata dal Consiglio di Sicurezza, ma di una serie di pause nella guerra, per rendere meno terribile la situazione dal punto di vista umanitario".

RAZZI DA GAZA, SIRENE A TEL AVIV E NEL CENTRO DI ISRAELE

L’urlo delle sirene di allarme anti razzi da Gaza ha provocato la corsa ai rifugi a Tel Aviv e nel centro di Israele. In aria si sono sentite numerose esplosioni dovute all'intercettazione dei razzi da parte del sistema di difesa, Iron dome. L'allerta è scattata anche a Holon, Or Yehuda, Bat Yam e nelle zone limitrofe, così come a Rishon Lezion, Palmachim e Beit Dagan. A Holon, riferisce il giornale citando fonti mediche, è rimasto ferito un 45enne e si registrano danni. E le Brigate Izzeddin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio di razzi su Tel Aviv spiegando nel comunicato che "il lancio di razzi è stato effettuato in risposta ai massacri della popolazione civile (palestinese, ndr) da parte dei sionisti".


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