Boss mafioso svela di aver incontrato per tre volte Berlusconi, i legali del Cavaliere smentiscono

Boss mafioso svela di aver incontrato per tre volte Berlusconi, i legali del Cavaliere smentiscono

Boss mafioso svela di aver incontrato per tre volte Berlusconi, i legali del Cavaliere smentiscono


07 febbraio 2020, ore 20:00

Deposizione choc di Giuseppe Graviano durante il processo a Reggio Calabria, Il MoVimento 5 Stelle chiede chiarezza

"Ho incontrato tre volte a Milano Silvio Berlusconi mentre ero latitane". Lo ha detto il boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano, già condannato all'ergastolo, deponendo in videoconferenza nel processo "'ndrangheta stragista"; il procedimento, in cui Graviano è imputato, è in corso di svolgimento a Reggio Calabria. Graviano ha risposto alle domande del procuratore aggiunto della città calabrese Calabria Giuseppe Lombardo e ha aggiunto che Silvio Berlusconi, prima di iniziare la sua attività politica gli avrebbe chiesto di potere essere aiutato in Sicilia. Il rapporto tra l'ex presidente del Consiglio e la famiglia del boss della malavita risalirebbe agli Anni Settanta. La deposizione del malavitoso calabrese hanno sollevato un polverone. Immediata le replica di uno dei legali di Silvio Berlusconi, l'avvocato Nicolò Ghedini: "Le dichiarazioni rese da Giuseppe Graviano sono totalmente e platealmente destituite di ogni fondamento, sconnesse dalla realtà nonchè palesemente diffamatorie". Ghedini per depotenziare l'affidabilità di questa ricostruzione, fa notare che "Graviano nega ogni sua responsabilità pur a fronte di molteplici sentenze passate in giudicato che lo hanno condannato a plurimi ergastoli per gravissimi delitti". I parlamentari del Movimento 5 Stelle commentano questa deposizione con una nota: in attesa delle opportune verifiche in merito alle dichiarazioni che sta fornendo il boss di Brancaccio, precisiamo che queste informazioni che coinvolgono l'ex Cavaliere Silvio Berlusconi, se confermate, sarebbero sconcertanti. Chi rappresenta la politica dovrebbe difendere le istituzioni, non andare a cena con chi vorrebbe distruggerle per i propri interessi e a discapito della società civile".