Brescia, colpo di fucile accidentale uccide quindicenne. E’ stato il fratellino

Brescia, colpo di fucile accidentale uccide quindicenne. E’ stato il fratellino

Brescia, colpo di fucile accidentale uccide quindicenne. E’ stato il fratellino


17 ottobre 2021, ore 11:30

Inizialmente era sembrato che a premere il grilletto, per sbaglio, fosse stato il padre della vittima. Il ragazzino di 13 non sarebbe imputabile, il padre è indagato per omessa custodia delle armi

A far partire accidentalmente il colpo di fucile non è stato il padre ma il fratello più piccolo di Viola, la 15 enne morta ieri sera a San felice del Benaco, nel Bresciano. E' quanto emerso dall'interrogatorio del padre che è stato sentito nella notte dal pubblico ministero di Brescia Carlo Milanesi. Padre e figlio stavano mostrando l’arma alla ragazzina quando il 13enne ha premuto il grilletto colpendo la sorella in pieno petto. Il ragazzino non sarebbe imputabile. Il padre è indagato per omessa custodia delle armi e per aver messo nelle mani del figlio il fucile da caccia, regolarmente detenuto così come un'altra decina di armi, dal quale è partito il colpo che ha raggiunto la 15 enne al petto uccidendola sul colpo.

LA TERRIBILE TRAGEDIA

L'esatta ricostruzione della tragedia emerge dal racconto del padre, interrogato questa notte in caserma dal pm di Brescia. Non era in mano al padre ma al figlio di 13 anni il fucile da cui è partito il colpo che ha ucciso ieri pomeriggio Viola, 15 anni, a San Felice del Benaco (Brescia). Sarebbe stato quindi il fratellino minore, secondo quanto si apprende da fonti investigative, a uccidere la sorella e non Roberto Balzaretti, medico legale ed ex assessore comunale. Al momento dell'accaduto, l'uomo era in casa con i figli e la moglie e stava mostrando al 13enne il fucile, legalmente detenuto. Il ragazzino non è imputabile e adesso la vicenda dovrebbe passare sotto la competenza della Procura dei Minori.

LE INDAGINI

Secondo quanto si apprende dagli inquirenti "È senza dubbio un incidente. Un drammatico incidente". Intanto è stata sequestrata l'arma, regolarmente detenuta, così come un'altra decina di fucili. Balzaretti è indagato per omessa custodia delle armi e per aver messo nelle mani del figlio il fucile da caccia dal quale è partito il colpo che ha ucciso la figlia.




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