Bruce Springsteen, 67 anni di poesia americana

Bruce Springsteen, 67 anni di poesia americana

Bruce Springsteen, 67 anni di poesia americana


23 settembre 2016, ore 15:10 , agg. alle 15:55

Buon compleanno al mito del rock, a stelle e strisce. Che non invecchia mai.

Ricordate, il mondo si divide in due: chi ama Bruce Springsteen e chi non lo ha ancora visto dal vivo...

Cosa dire di Bruce Springsteen, che non sia stato già detto e ridetto? O peggio, che non risulti scontato?

Impresa quasi impossibile, trattandosi di un'icona universalmente nota e giocoforza soggetta a semplificazioni e banalizzazioni. A partire dal soprannome: il Boss. Mai amato dallo stesso Bruce, eppure ormai inscindibile dall'artista di Freehold, anonima cittadina del New Jersey, che ebbe in sorte di ospitare la famiglia del giovanissimo Springsteen.

Un ragazzo inquieto e insoddisfatto, destinato a cambiare la storia del Rock americano, impersonandone la visione - allo stesso tempo - più esplosiva e più intima.

Da quel lontanissimo giorno, in cui John Landau (destinato a essere il manager di tutta la sua carriera) lo ascoltò dal vivo, esclamando: "Ho visto il futuro del Rock e il suo nome è Bruce Springsteen", Bruce ha scritto musica e testi con un solo obiettivo: raccontare l'America. Quella più vera, più profonda, meno scintillante. L'America spesso degli ultimi, dei dimenticati e dei delusi. Mai arresi, però, perché gli eroi di Springsteen sono persone normalissime, gente che è caduta tante volte, ma si rialzerà sempre una volta in più. 

Lo sfondo delle sue straordinarie opere-Rock non sono le città scintillanti, sono le Highway che puntano al nulla, le ciminiere di periferia, quell'immenso Paese di mezzo, fra la costa Est ed Ovest, che per noi europei costituiscono erroneamente tutti gli Usa.

Bruce Springsteen, in 45 anni di musica senza sconti, ha raccontato il Sogno Americano, come nessuno. Prima e durante lui. Un Sogno spesso tradito, dimenticato, banalizzato, eppure vivo. Nonostante tutto. Ascolti Born To Run e sai che, a dispetto delle inevitabili sconfitte e delle cocenti delusioni della vita, ci sarà sempre un motivo per correre e crederci. Solo un artista dall'enorme credibilità e coerenza può permettersi di cantarla oggi, esattamente come 35 anni fa.

Ancora una parola sugli innamorati, nelle canzoni di Bruce: non di rado delusi e amareggiati o semplicemente invecchiati. Eppure, tutti, da qualche parte, conservano la scintilla dell'amore assoluto. E della speranza.


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