Burkina Faso, c'erano anche alcuni bambini tra gli autori del massacro di Solhan, in cui sono morte quasi 200 persone

Burkina Faso, c'erano anche alcuni bambini tra gli autori del massacro di Solhan, in cui sono morte quasi 200 persone

Burkina Faso, c'erano anche alcuni bambini tra gli autori del massacro di Solhan, in cui sono morte quasi 200 persone


21 dicembre 2021, ore 15:32

La notizia è stata data dalla Cnn, che ha costruito un approfondimento sulla strage

Anche bambini tra gli assassini

C'erano anche dei bambini tra gli autori del massacro al villaggio di Solhan, che, in 48 ore, tra il 5 e 6 giugno ha causato la morte di centinaia di persone, dalle 170 alle 200, secondo le stime della polizia e di altri funzionari del Burkina Faso. La tv americana Cnn ha dedicato alla carneficina un lungo approfondimento, con numerose interviste a testimoni e autorità locali. Questa strage, avvenuta a nord-est della capitale Ouagadougou, ha un profilo particolarmente macabro, alla luce delle uccisioni perpetrate anche da bambini, motivati da donne che conoscevano bene il territorio e li incitavano a colpire, facendo i complimenti alla loro buona mira. L'affiliata locale di al Qaeda, Jnim, ha condannato la brutalità del raid, mentre l'Isis ha incolpato al Qaeda, secondo un giornale a essa affiliato.


Violenza cieca

Certa è la furia delle violenze in un territorio controllato da elementi jihadisti. Il giorno seguente alla strage è stato quello dei saccheggi e della distruzione di quanto rimasto a Solhan. L'esercito, infatti, arrivato a massacro avvenuto, ha lasciato il posto prima del crepuscolo, permettendo così il ritorno degli aggressori che si erano solo nascosti in un'area remota. Solhan è un villaggio caratterizzato dalle cosiddette miniere informali di oro, fonte chiave di finanziamento per i gruppi jihadisti. Bachir Ismael Oue'draogo, ministro dell'Energia e delle Miniere del Burkina Faso, ha dichiarato alla Cnn che il Paese perde 20 tonnellate di oro ogni anno a causa di estrazione ed esportazioni informali, per un valore di circa 1 miliardo di dollari, in una vera e propria economia di guerra. Nel Sahel lo schieramento massiccio dei soldati francesi al fianco di quelli nazionali sta lasciando il posto a un impegno maggiore da parte dell'Unione europea, ma anche gli Stati Uniti hanno addestrato e sostenuto le forze armate locali, con investimenti pari a miliardi di dollari. Eppure le violenze negli ultimi anni sono aumentate, in particolare in Burkina Faso. Secondo gli analisti, la crisi in alcuni degli stati più poveri dell'Africa sub-sahariana rappresenta una minaccia imminente alla sicurezza dell'Europa e, per estensione, degli Usa, fornendo un terreno fertile e sicuro per le reti terroristiche. Funzionari statunitensi hanno detto che al Qaeda e Isis sono in marcia in Africa occidentale, con l'obiettivo di ritagliarsi un nuovo califfato.

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