Calcio, fermarsi è un obbligo, ripartire una speranza

Calcio, fermarsi è un obbligo, ripartire una speranza

Calcio, fermarsi è un obbligo, ripartire una speranza


14 marzo 2020, ore 13:21 , agg. alle 14:17

In questo momento non si possono fare scelte diverse, ma già si progetta la ripartenza

Tutto lo sport è fermo, praticamente in tutto il mondo. Qualcosa di simile è accaduto soltanto durante la Seconda Guerra Mondiale. C’è chi ha preso atto con più prontezza della situazione, chi invece è arrivato in ritardo. Ma tutti, o quasi, sono giunti alla stessa conclusione. Il mondo è impegnato in una sfida inedita e difficilissima; ora non c’è tempo per giocare a pallone o a tennis, correre in auto o in moto, sciare o andare in bici. Anche perché gli atleti sono uomini, e il virus non guarda in faccia nessuno. In poche ore giustamente è stato stravolto il programma della Formula 1, posticipato (forse ad agosto) il Giro d’Italia di ciclismo. E anche le Olimpiadi di Tokyo sono a rischio.

Serie A contagiata

Nella serie A di calcio, con il passare delle ore, aumentano i contagiati. Dopo Rugani alla Juventus, il virus in queste ore si è diffuso alla Sampdoria e alla Fiorentina. Molte squadre sono in quarantena, aspettarsi nuovi casi non significa essere pessimisti, ma realisti. E non è realistico pensare che il campionato possa riprendere il 3 aprile, quella è una data interlocutoria; se la serie A riprenderà (scenario non scontato) non potrà essere prima di maggio

Idee per ripartire

Le Leghe dei vari paesi europei hanno chiesto con forza di arrivare a fine stagione, anche a costo di sforare in estate. Per assegnare regolarmente i titoli sportivi e per cercare di contenere il danno economico derivante dallo stop. A quel punto dovrebbe essere posticipato il campionato Europeo, che a partire dal 12 giugno ci avrebbe dovuto portare in giro per il Continente. La prospettiva più logica sarebbe trasformarlo in Euro 2021, rimandando la manifestazione di un anno. Circola anche l’ipotesi, meno percorribile, di giocare l’Europeo in autunno. Ma per la seconda volta in pochi mesi sarebbe caos calendari.

Guardatevi intorno

Sembra incredibile, ma c’è chi riesce a litigare e a far polemica anche in questa situazione. Lotito e De Laurentiis, presidenti di Lazio e Napoli, insistono perché i giocatori riprendano al più presto ad allenarsi. Temono di avere squadre con le gomme sgonfie in caso di ripresa e sprint finale. Qualcuno gli spieghi cosa sta accadendo nel mondo. E che in questa fase la classifica del campionato non importa a nessuno.


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