Calcio, il pagellone del Campionato di Serie A dopo il girone d'andata, il voto più alto va al Milan

Calcio, il pagellone del Campionato di Serie A dopo il girone d'andata, il voto più alto va al Milan

Calcio, il pagellone del Campionato di Serie A dopo il girone d'andata, il voto più alto va al Milan


25 gennaio 2021, ore 14:00 , agg. alle 16:07

Il bilancio a metà percorso, bene il Milan nonostante la brutta caduta contro una Atalanta che è di nuovo in corsa; luci e ombre per Inter e Juve, insufficienze per Roma e Napoli

MILAN 7.5

Mezzo punto in meno a causa delle sconfitte delle ultime settimane contro Juventus e Atalanta; risultati che potrebbero aver minato qualche certezza in un gruppo che sta crescendo. Ma il Milan è stato comunque protagonista di un grandioso girone di andata. I rossoneri sono andati al di là delle più rosee aspettative. In pochi avrebbero pronosticato il Milan in testa a metà campionato, in molti hanno pensato che l’expolit delle prime giornate fosse un fuoco di paglia. Invece la squadra di Pioli è andata sempre in crescendo, con il passare delle giornate ha acquisito convinzione e autostima: ha mostrato qualità, ma ha anche saputo vincere le cosiddette partite sporche. Zlatan Ibrahimovic è naturalmente il totem della squadra, che però ha imparato anche a fare a meno di lui. Chi è in testa al giro di boa, non può più nascondere le proprie ambizioni. Il campionato è incerto ed equilibrato, ora è impossibile fare pronostici, ma il Milan c’è.

INTER 6

I nerazzurri sono a soli due punti dalla vetta, quindi assolutamente in corsa. Ma la squadra di Conte è ancora lontana dalla perfezione. Contro la Juventus si è vista una grande prestazione, ma la frenata di Udine ha raffreddato gli entusiasmi e ha evidenziato diversi limiti. L’Inter è adatta per affrontare squadre che la attaccano: resiste, riparte e colpisce. Ma va in difficoltà quando trova avversari che si chiudono, manca il guizzo per aggirare il muro nemico. La regia di Brozovic a volte pare svogliata, non ci sono molti schemi alternativi alla fuga di Hakimi sulla destra e al lavoro di Lukaku nel reparto offensivo. E in attacco si falliscono troppe occasioni, soprattutto con Lautaro Martinez. Il rendimento migliore, oltre a Lukaku e Hakimi, si può assegnare anche a Barella e Bastoni. Antonio Conte, più nervoso che efficace, non sembra nella sua stagione migliore.

JUVENTUS 6

Che ad Andrea Pirlo andasse concesso un periodo di rodaggio era scontato. Ma non bisogna dimenticare che il nuovo allenatore dispone comunque di una rosa di qualità e di quantità. Il rendimento dei bianconeri è stato incostante: troppi punti lasciati in provincia, troppo timida la prestazione nell’incrocio contro l’Inter. Però ci sono stati anche belle risposte, per esempio contro il Milan e contro il Barcellona. La Juventus ha messo in bacheca il primo trofeo della stagione (la Supercoppa), è qualificata per gli ottavi di Champions e a ben guardare è ancora assolutamente in corsa per il campionato: a meno sette dal Milan, con una gara da recuperare e con un Cristiano Ronaldo a disposizione. Ma a Pirlo serve maggiore continuità, il campionato è una maratona, non bastano alcuni picchi di qualità.

ATALANTA 7

Come accaduto per il Milan, la recente gara di san Siro vale mezzo punto, questa volta in più. Contro la capolista i bergamaschi hanno messo sul campo una prestazione sontuosa, l’Atalanta è la squadra nel campionato italiano che sa raggiungere i livelli più alti. In questo girone d’andata c’è stato qualche passaggio a vuoto, ma tradizionalmente la Dea decolla nel ritorno, quando gli altri rallentano. E in un campionato incerto come questo, non si può tenere in considerazione la candidatura dei ragazzi di Gasperini. Peraltro, almeno per il momento, l’accantonamento del Papu Gomez non ha portato danni.

ROMA 5

Qualcuno obietterà: i giallorossi a metà campionato sono al terzo posto, più su rispetto alle aspettative. E’ vero, ma la squadra da una idea di fragilità che impone l’insufficienza. Non dobbiamo dimenticare che se Lorenzo Pellegrini non avesse segnato il gol del 4-3 contro lo Spezia in pieno recupero, la panchina di Fonseca sarebbe stata a forte rischio. La Roma ha mostrato lampi di bel gioco, ma solo contro le piccole avversarie. È stata asfaltata nel derby, dal Napoli e dall’Atalanta, ha raccolto pareggi sofferti con le milanesi e con la Juve. Senza vincere uno scontro diretto è difficile avere ambizioni.

NAPOLI 5

Da Rino Gattuso ci si aspettava molto di più. L’incidente di percorso può capitare, ma se succede troppo spesso significa che c’è un problema. I partenopei sono stati protagonisti di belle imprese con i poker rifilati ad Atalanta e Roma, ma spesso sono caduti in modo fragoroso: sei sconfitte sono troppe. Il sesto posto non soddisfa tifosi e proprietà. E’ sfumata anche la Supercoppa. Secondo alcune indiscrezioni il presidente Aurelio De Laurentiis starebbe meditando un clamoroso ribaltone con il ritorno in panchina di Rafa Benitez. Difficile che si realizzi, difficile che si risolvano così i problemi del Napoli. Bisogna ripartire da Gattuso e i giocatori devono dare di più: in fondo in campo ci vanno loro.


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