Cancro in Italia, nel 2023 quasi 400mila nuove diagnosi, fondamentali tempestività e prevenzione

Cancro in Italia, nel 2023 quasi 400mila nuove diagnosi, fondamentali tempestività e prevenzione

Cancro in Italia, nel 2023 quasi 400mila nuove diagnosi, fondamentali tempestività e prevenzione   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


12 dicembre 2023, ore 14:00

I tumori più diffusi sono quello della mammella, del colon-retto e del polmone. In 13 anni sono state salvate più di 268mila persone. Sono i dati presentati dall'Istituto Superiore di Sanità

395mila: è il numero delle nuove diagnosi di tumore, in Italia, nel 2023. Quasi ventimila in più rispetto al 2020, segno che si torna a fare visite dopo il rallentamento del periodo pandemico. I passi avanti nella ricerca portano a terapie avanzate, diagnosi precoci e permettono di salvare molte vite. Anche se l’adesione agli screening di prevenzione è in calo e sono ancora troppe le cattive abitudini diffuse nella popolazione. È il quadro che emerge dal report «I numeri del cancro in Italia 2023», presentato all’Istituto Superiore di Sanità.


IL PIÙ DIAGNOSTICATO È IL CANCRO AL SENO

Il tumore più diagnosticato, nel 2023, è il carcinoma della mammella (55mila 900 casi), seguito dal colon-retto (50mila 500), polmone (44mila), prostata (41mila 100) e vescica (29mila 700). Diagnosi che nei prossimi due decenni, secondo gli esperti, aumenteranno ogni anno, in media, dell’1,3% negli uomini e dello 0,6% nelle donne. Ma la buona notizia c’è: nel nostro Paese l’oncologia fa registrare importanti progressi, con migliaia di vite salvate, più di 268mila in 13 anni, dal 2007 al 2019. “Le terapie mirate hanno consentito di ottenere risposte associate spesso a un controllo di malattia prolungato nel tempo" ha spiegato Massimo Di Maio, presidente Aiom - Associazione Italiana di Oncologia Medica. "E l'altra grande rivoluzione è stata l'introduzione dei farmaci immunoterapici di nuova generazione”. Anche se in Italia esistono ancora differenze assistenziali tra varie zone del Paese.

L’IMPORTANZA DI STILE DI VITA E DIAGNOSI PRECOCE

E a permanere sono anche alcune cattive abitudini, che incidono su quegli stili di vita fondamentali per la prevenzione. Fumo, alcol, sedentarietà e sovrappeso sono un vero e proprio tallone d’Achille per gli italiani. Sigarette scelte dal 24% degli adulti, con una persona su 4 che consuma più di un pacchetto al giorno. Un fenomeno sempre più diffuso tra i giovanissimi. A bere alcolici in quantità considerate a rischio per la salute invece è il 17% della popolazione. Dati che salgono al 29% se guardiamo alla sedentarietà, condizione più frequente nelle donne e che aumenta con l’avanzare dell’età. Il 33% degli adulti è poi in sovrappeso, il 10% obeso. “È necessario continuare a lavorare per rafforzare la cultura della prevenzione, a partire dai più giovani” commenta il Ministro della Salute Orazio Schillaci, sottolineando l’importanza di una diagnosi precoce, perché “individuare il cancro nelle sue fasi iniziali vuol dire garantire un tasso di sopravvivenza maggiore e una maggiore qualità della vita. Altrettanto importante il ruolo della ricerca”.



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