Carabinieri e Guardia di Finanza nelle Marche contro le truffe su materiale di telefonia e a difesa degli anziani

Carabinieri e Guardia di Finanza nelle Marche contro le truffe su materiale di telefonia e a difesa degli anziani

Carabinieri e Guardia di Finanza nelle Marche contro le truffe su materiale di telefonia e a difesa degli anziani


04 dicembre 2020, ore 08:00 , agg. alle 15:35

In poche ore scoperta una banda che truffava gli anziani, ed un cinese che vendeva articoli di telefonia contraffatti, nel suo negozio si riparavano smartphone e altri dispositivi elettronici


Telefonia con falsi, fenomeno in crescita in Italia

L’ultimo caso emerso è a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, ma ci sarebbero in corso altre operazioni, perché la pratica scorretta scoperta sarebbe diffusa. La lotta alla contraffazione ha segnato un punto a favore della guardia di Finanza di Fermo, che in due trance, tra settembre e novembre ha sequestrato oltre 2.500 prodotti tra cover, auricolari senza filo, batterie, carica-batterie ed altri accessori per smartphone, tutti articoli marchiati con noti brand come Apple, Samsung, Huawei che, qualora venduti, avrebbero fruttato proventi illeciti per circa 100mila euro. Il negozio, gestito da un cittadino cinese, affaccia sulla statale 16 adriatica. Era molto frequentato, perché praticava prezzi molto bassi, per merce apparentemente di qualità. E che era davvero molto simile agli originali. Il titolare, cittadino cinese, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per i reati di contraffazione e ricettazione ed è partita anche una segnalazione alla Camera di Commercio per la definizione del contesto amministrativo di una sanzione fino a 25.823 euro. Non è semplice dividere i proventi leciti e quelli illeciti, nell’esercizio commerciale c’era materiale originale, con quello contraffatto, e si praticavano riparazioni su smartphone di tutti i tipi e su altri dispositivi elettronici.

La truffa del bancomat

Circa 14mila euro spariti dal conto corrente di due anziani che risiedono ad Ancona. Da questo episodio, e dalla successiva denuncia sporta ai Carabinieri sono partite le indagini che si sono concluse con l’arresto di tre persone, tutte di origine rumena. Una donna di 39 anni, due uomini di 34 e 28 anni sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato, ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito e o pagamento. La donna è stata anche trovata in possesso di un documento di identità falsificato. La banda si era specializzata in furti di tessere bancomat che poi usava per prelievi o per fare acquisti costosi, tra Ancona e Roma. Sono numerosi i furti di carte attribuibili alla banda, che durante gli accertamenti e i pedinamenti ha mostrato un tenore di vita molto più alto di quello che in apparenza potevano permettersi. Adocchiavano le vittime in coda alle casse, per lo più di supermercati, poi con il trucco della banconota caduta in terra riuscivano a distrarle, prendendo loro le carte e annotando i codici durante le operazioni di pagamento. Con rapidità compivano acquisti e facevano prelievi. Durante gli accertamenti è stato verificato che erano riusciti in breve, tra pagamenti e prelievi a sottrarre oltre 17000 euro.


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