Carlo Sangalli, presidente Confcommercio, a RTL 102.5: “L'aumento dei costi energetici ha raggiunto il +500%, 120mila imprese del terziario a rischio chiusura, con 360mila posti di lavoro in meno"

Carlo Sangalli, presidente Confcommercio, a RTL 102.5: “L'aumento dei costi energetici ha raggiunto il +500%, 120mila imprese del terziario a rischio chiusura, con 360mila posti di lavoro in meno"

Carlo Sangalli, presidente Confcommercio, a RTL 102.5: “L'aumento dei costi energetici ha raggiunto il +500%, 120mila imprese del terziario a rischio chiusura, con 360mila posti di lavoro in meno"


10 settembre 2022, ore 08:35 , agg. alle 09:18

Carlo Sangalli è stato ospite a RTL 102.5 in Non Stop News con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Antonio Sica

Il presidente di Confcommercio spiega a RTL 102.5: “La crisi dei costi energetici pesa come un macigno sui bilanci delle imprese del terziario mettendo a serio rischio la prosecuzione dell’attività di tante aziende. Noi stimiamo a rischio chiusura - in un orizzonte temporale che arriva al primo semestre 2023 - 120mila imprese del terziario, con un rischio occupazione di circa 360mila posti di lavoro”.

L'AUMENTO DEI COSTI ENERGETICI

L’autunno sarà decisivo. Passerà l’impatto dei costi energetici e l’inflazione sui consumi delle famiglie auspicando ovviamente un ulteriore arretramento della pandemia. Nella distribuzione alimentare nel primo semestre dell’anno in corso registravamo un aumento dei costi energetici del 100% che da luglio balza al +500%. Le bollette di alberghi, bar e ristoranti sono triplicate rispetto ad un anno fa. Chi ha fatto investimenti su veicoli a gas metano nell’autotrasporto oggi è costretto a fermarli perché l’aumento dei costi è diventato insostenibile. Senza dimenticare l’impatto dell’aumento dei carburanti che, nonostante la riduzione delle accise, continua ad essere molto elevato con incrementi di circa il 30% per la benzina e del 35% per il gasolio dall’inizio della pandemia ad oggi”.

"SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE A LIVELLO EUROPEO"

In un confronto con la politica mi fa piacere ricordarlo: il caro energia oggi è la vera emergenza. Sono necessarie risposte immediate a livello europeo puntando alla fissazione di un tetto al prezzo del gas e dalla revisione del prezzo dell’elettricità. Ricordo poi alcuni interventi urgenti: rendere più inclusivi i crediti di imposta fruibili anche da parte dei cosiddetti non energivori e non gasivori e ampliare l’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette, almeno per tutto l’anno in corso. Ancora, sul fronte carburante vanno poi prorogate la riduzione delle accise e l’IVA al 5% sul metano per autotrazione e vanno rafforzate le misure contro il caro carburanti per il trasporto pesante”.

"SERVE IL TETTO AL PREZZO DEL GAS"

Stiamo incontrando i leader delle forze politiche proprio per approfondire il confronto su quelle che a nostro avviso sono le scelte necessarie per affrontare le emergenze e rilanciare produttività, crescita, occupazione e coesione. Servono buone riforme e buoni investimenti a partire dal cantiere del PNRR. L’emergenza energia si è aggravata ulteriormente, allora occorre fare di più in Europa per il tetto al prezzo del gas, in Italia per i crediti d’imposta più robusti ed inclusivi”.



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