Caso Open Arms, chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Salvini, è accusato di sequestro di persona

Caso Open Arms, chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Salvini, è accusato di sequestro di persona

Caso Open Arms, chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Salvini, è accusato di sequestro di persona


20 marzo 2021, ore 16:02 , agg. alle 21:35

Secondo il Procuratore Capo di Palermo, Francesco Lo Voi, l'ex Ministro dell'Interno va processato per aver trattenuto 147 migranti a bordo della Ong spagnola nell'agosto 2019

La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio di Matteo Salvini per il caso della nave Open Arms. L'ex Ministro dell'Interno è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Secondo l’accusa, il segretario della Lega avrebbe illegittimamente negato lo sbarco a 147 migranti soccorsi a largo di Lampedusa dalla nave della ong spagnola Open Arms, nell'agosto del 2019. 


Il caso Open Arms

Matteo Salvini è accusato di aver trattenuto in mezzo al mare, per diversi giorni, 147 migranti soccorsi dall’imbarcazione umanitaria negando loro il porto sicuro di sbarco previsto dai trattati internazionali. La vicenda iniziò il primo agosto 2019 quando avvenne il primo soccorso dell'imbarcazione, al largo della Libia. Il giorno successivo venne richiesto un porto di sbarco all'Italia, ma la nave fu raggiunta dal decreto di sicurezza bis e dal divieto di entrare in acque italiane. Il 13 agosto i legali di Open Arms presentarono un ricorso al Tar del Lazio. Il giorno dopo il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane venne sospeso dal Tribunale Amministrativo. Tuttavia, alla Open Arms fu negato un porto di sbarco. Dopo un lungo braccio di ferro, forti tensioni a bordo e il trasferimento di molti migranti per motivi di salute,  la vicenda fu risolta il 20 agosto dal pm di Agrigento Luigi Patronaggio che, dopo aver constatato di persona le precarie condizioni igieniche e di sicurezza a bordo della nave, decise il sequestro preventivo della Open Arms. A quel punto i migranti furono fatti sbarcare a Lampedusa.


La difesa di Salvini

Nel corso dell'udienza che si è svolta oggi a Palermo, nell'aula bunker del carcere Ucciardone, Matteo Salvini ha reso dichiarazioni in aula. L'ex Ministro dell'Interno ha affermato di aver difeso i confini e ha ribadito che i provvedimenti contestati erano stati adottati di concerto con il Ministro della Difesa e con quello dei Trasporti. Il Presidente del Consiglio, inoltre, era informato di tutto. Affermazioni contestate dall'accusa, secondo cui Salvini decise tutto da solo. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, l'ex titolare del Viminale ha dichiarato di non essere preoccupato per un'eventuale condanna. "Sono orgoglioso di aver lavorato per proteggere il mio Paese, rispettando la legge, svegliando l'Europa e salvando vite" - ha affermato Salvini.


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