Cassazione, Tutor non violano brevetto, Autostrade li riattiva

Cassazione, Tutor non violano brevetto, Autostrade li riattiva

Cassazione, Tutor non violano brevetto, Autostrade li riattiva


16 agosto 2019, ore 20:00

La sentenza pone fine ad una diatriba legale iniziata nel 2006

La Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza che aveva imposto ad Autostrade per l'Italia (ASPI) lo spegnimento del sistema di autovelox Tutor. Il dieci di aprile dell'anno scorso una sentenza della Corte d'Appello di Roma aveva imposto lo spegnimento del sistema per la violazione di un brevetto depositato dall'azienda Craft di Greve in Chianti. La Cassazione ha invece dato ragione ad Autostrade, ritenendo "del tutto infondati i motivi per i quali la Corte di Appello di Roma aveva ritenuto che il sistema di controllo della velocità media violasse le norme relative alla proprietà intellettuale della società Craft e dovesse essere rimosso". Lo spiega la stessa ASPI in una nota, annunciando di aver già riattivato le squadre per la reinstallazione del sistema, "così da consentirne la messa a disposizione in tempi brevi alla Polizia Stradale". Obiettivo del gruppo è quello di far tornare operativo il sistema entro i giorni del controesodo. Il Codacons esulta per la pronuncia della Corte di Cassazione e chiede di "estendere immediatamente il sistema a tutte le tratte autostradali". Secondo i dati diffusi sempre da ASPI, l'impiego dei Tutor, installati nel 2004, ha ridotto del 70% il numero dei morti sulla rete autostradale, grazie ad una diminuzione del 25% della velocità di picco e del 15% di quella media. Con la sentenza viene messa la parola fine ad una battaglia legale che dal 2006 opponeva il gruppo autostradale alla Craft. "La sentenza della Cassazione dimostra la correttezza del comportamento di Autostrade per l'Italia e la non brevettabilità di sistemi matematici noti".

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