Cesena: neonato lasciato in un cassonetto in prognosi riservata, la madre ha deficit cognitivi

Cesena: neonato abbandonato in un cassonetto in prognosi riservata, la madre ha deficit cognitivi

Cesena: neonato abbandonato in un cassonetto in prognosi riservata, la madre ha deficit cognitivi   Photo Credit: ANSA/US AREUS


31 ottobre 2025, ore 13:30

Anche il padre ha problemi psicologici, l'allarme è stato lanciato da un passante, la coppia si era attivata per avviare la procedure di avviamento di affidamento e adozione

Una mamma non pienamente cosciente, un neonato che abbondonato in un cassonetto, è ora in prognosi riservata per ipotermia. La vicenda è inquadrata in una situazione di disagio familiare viene descritta dall'edizione cesenate de 'il Resto del Carlino' e dal Corriere Romagna. E’ avvenuta due notti fa, fortunatamente un passante ha assistito alla scena e ha chiamato i soccorsi.

La donna ha partorito in casa e poi ha abbandonato il neonato accanto ai cassonetti dell'immondizia alla periferia di Cesena. La protagonista del fatto ha 31 anni, è considerata affetta da ritardi cognitivi. Il neonato si trova in Rianimazione neonatale con prognosi riservata per ipotermia, mentre la madre è piantonatadai Carabinieri in Ostetricia all'ospedale 'Bufalini'. Entrambi sono stati soccorsi e salvati dal 118.

Una coppia con disabilità cognitiva

Attorno a mezzanotte è arrivata al 118 una prima chiamata confusa, in cui si parlava di gravidanza e parto ma senza fornire indicazioni utili. La richiesta di soccorso vera è stata lanciata solo ieri in mattinata alle 7:30, quando la donna è stata rirovata in stato di shock e a rischio emorragia per la mancata espulsione della placenta. La donna vive in un contesto di forte fragilità familiare. Il padre del bambino è un uomo di 54 anni con cui la donna ha una relazione ma non convive e a cui sarebbe stata certificata una disabilità cognitiva. Entrambi avevano capito che non avrebbero potuto crescere il figlio e i servizi sociali si erano già attivati per avviare le procedure di affidamento e adozione dopo il parto. Ma la donna non si è mai recata in ospedale durante la gravidanza, ormai al termine.

Verifiche e indagini

Il padre del neonato si è presentato in pronto soccorso quando madre e figlio erano già stati trasportati in ospedale, chiedendo del neonato. I carabinieri hanno sequestrato un vano al piano basso della casa e un garage esterno dove si sono svolti i fatti, e hanno ascoltato tutti i testimoni, compresi i genitori della donna che erano in casa al momento del parto. Sull'accaduto è stata aperta una indagine da parte della Procura ma prima di formalizzare qualsiasi accusa sarà necessario ricostruire l'intera dinamica e verificare l'imputabilità delle persone coinvolte.


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