Christian, la serie di Sky che rompe i canoni e confonde inferno e paradiso

Christian, la serie di Sky che rompe i canoni e confonde inferno e paradiso

Christian, la serie di Sky che rompe i canoni e confonde inferno e paradiso


16 febbraio 2022, ore 21:00

Eccellente l'interpretazione di Edoardo Pesce, che dà vita al protagonista in modo credibile e affascinante

Christian, la serie che rompe gli schemi

Su Sky sono stati rilasciati i sei episodi della prima stagione della serie tv Christian, che vede come protagonista un ottimo Edoardo Pesce. Christian è un picchiatore seriale, un giovane uomo, cresciuto all'ombra del boss del quartiere, che, per il suo capo, recupera crediti in modo decisamente poco ortodosso. Tra lui e Lino, il boss, c'è molto di più di un rapporto di lavoro. Sono stati cresciuti infatti dalla stessa donna, Italia, interpretata da un'intensa Lina Sastri. Le mani di Christian, strumento per eccellenza del male, della malvagità e della vendetta, improvvisamente diventano altro. Sanguinano, fanno urlare di dolore. Compaiono insomma le stigmate, il segno dei Santi. Da lì la trama si svilupperà su più fronti, facendoci conoscere due storie molto diverse a cui credere sull'origine di quelle ferite miracolose. Alla fine toccherà a noi decidere quale scegliere.


L'inchiesta vaticana

La vicenda di Christian, quando inizia, coinvolge un intero quartiere e le vite di molte persone. Interessante è il personaggio di Claudio Santamaria, un inviato del Vaticano, dal passato miracoloso, che proverà a capire se Christian sia un impostore o un vero Santo. Il filone della serie che segue l'indagine cattura noi spettatori e ci spinge a farci domande sulla fede, su quello a cui crediamo, sul bene, il male, i miracoli. A cosa siamo disposti a dare fiducia per ottenere la guarigione, per ottenere la vita?


La spersonalizzazione di un palazzo-città

Quello che colpisce di una serie ben fatta e ben recitata è soprattutto l'ambientazione. Si tratta del Serpentone di Corviale, il gigantesco complesso residenziale popolare della periferia romana. Un luogo spersonalizzante, che inghiotte i suoi abitanti come in un girone infernale. Che tutto accada lì, in una sorta di non-luogo, è significativo. La santità, o presunta tale, compare, come un'epifania, una rivelazione, in un posto in cui a farla da padrone sono il degrado e l'infelicità di tanti dei suoi abitanti. Una promessa di redenzione, una speranza. Una seconda possibilità, forse, c'è davvero per tutti. Il finale della prima stagione ci ha lasciato sicuramente la curiosità di capire cosa succederà ora. Pare che una seconda stagione sia già in lavorazione. 


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