Cinquestelle, dopo Palermo anche Bologna per il caso firme

Cinquestelle, dopo Palermo anche Bologna per il "caso firme"

Cinquestelle, dopo Palermo anche Bologna per il "caso firme"


24 novembre 2016, ore 14:11

L'inchiesta ipotizza a carico di 4 persone la violazione della legge elettorale

Dopo Palermo anche a Bologna nasce in casa Cinquestelle un caso-firme. L'inchiesta ipotizza a carico di 4 persone la violazione della legge elettorale alle Regionali 2014, il fascicolo è stato aperto dopo l'esposto di due ex militanti. A Palermo gli indagati sono dieci, ci sono gli onorevoli Mannino e Nuti. Ma Grillo sul referendum nel suo blog, riferendosi a Renzi, accusa 'il menomato morale, e le sue protesi golpiste'. Di Maio riferisce di sentire 'odore di brogli'. Dal governo il ministro degli Esteri Gentiloni, sul fronte del sì,invita “a non alimentare allarmismi”, così come il premier dice basta alle polemiche, mentre il leader di Fi Berlusconi si dichiara pronto, dopo la vittoria del no, ad un tavolo col Pd per cambiare la legge elettorale. Nel frattempo l’Antimafia della Bindi chiede le carte su De Luca, il presidente della Campania, e le sue pressioni verso i sindaci per il sì.