Condannato ad un anno il medico che rilasciò il certificato di idoneità a Davide Astori

Condannato ad un anno il medico che rilasciò il certificato di idoneità a Davide Astori

Condannato ad un anno il medico che rilasciò il certificato di idoneità a Davide Astori


03 maggio 2021, ore 15:00 , agg. alle 15:17

Il giocatore della Fiorentina morì per un'aritmia ventricolare nel sonno durante la trasferta ad Udine nel 2018

Il professor Giorgio Galanti è stato condannato a un anno per omicidio colposo, pena sospesa, nel processo con rito abbreviato per la morte del calciatore della Fiorentina Davide Astori, trovato senza vita la mattina del 4 marzo 2018 nella sua camera di albergo a Udine mentre era con la squadra. Il medico aveva rilasciato ad Astori due certificati di idoneità. All’epoca del rilascio dei documenti era direttore sanitario di Medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi.


Una morte inevitabile

Astori morì per un’aritmia ventricolare maligna, provocata da una grave patologia cardiaca mai diagnosticata. Secondo la perizia disposta dal gup, il decesso non avrebbe potuto essere evitato: la notte in cui il capitano viola si sentì male, mentre dormiva, l’unica possibilità per salvarlo sarebbe stata quella che gli fosse stato installato in precedenza un defibrillatore. Eventualità quest’ultima impensabile in assenza di una diagnosi. Diverse le conclusioni delle relazioni dei consulenti della procura e della parti civili. Secondo l’accusa, che ha chiesto per il medico una condanna a 1 anno e 6 mesi, se Astori fosse stato sottoposto a esami più approfonditi, come avrebbero suggerito aritmie rilevate in controlli di routine, sarebbe stato possibile salvargli la vita.


Pesanti i risarcimenti

Il professor Galanti è stato anche condannato al pagamento di una provvisionale per il risarcimento danni per un ammontare complessivo di un milione e novantamila euro di cui 250.000 a favore della compagna del calciatore Francesca Fioretti, 240.000 per la figlia Vittoria, i restanti 600.000 per i genitori del capitano viola, Renato e Giovanna, e per i fratelli Marco e Bruno. La motivazione della sentenza entro 90 giorni. “Sono stupito, aspettiamo le motivazioni e poi impugneremo la sentenza – ha detto l'avvocato Sigfrido Fenyes, commentando la sentenza di condanna – Dalle carte processuali secondo me la responsabilità di Galanti non emergeva, e neppure dagli esiti della perizia”.


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