Consigliera comunale di Milano: "Mi autodenuncio, non vivo di politica, ho preso il bonus"

Consigliera comunale di Milano: "Mi autodenuncio, non vivo di politica, ho preso il bonus"

Consigliera comunale di Milano: "Mi autodenuncio, non vivo di politica, ho preso il bonus"


10 agosto 2020, ore 12:33 , agg. alle 12:51

Anita Pirovano, consigliera comunale del capoluogo lombardo, lo ha scritto in un post su Facebook

Continua la polemica sui cinque parlamentari che hanno richiesto il bonus da seicento euro destinato alle partite Iva per fronteggiare la crisi economica innescata dal Covid-19. La loro identità è coperta dalle normative sulla privacy, ma sarebbe emerso che di questi, tre appartengono alla Lega, uno a Italia Viva e uno al Movimento Cinque Stelle.

Il post della consigliera comunale

"Mi autodenuncio. Non vivo di politica perché non voglio e non potrei. Non potrei perché ho un mutuo, faccio la spesa, mantengo mia figlia e, addirittura, ogni tanto mi piace uscire e durante le ferie andare in vacanza". Così Anita Pirovano, consigliera comunale di Milano per la lista 'Milano progressista' si autodenuncia con un post su Facebook per aver richiesto all'Inps il bonus Covid da 600 euro al mese per le partite Iva. "Pur non cedendo alle sirene antipolitiche - scrive Pirovano su Facebook - ho capito sulla mia pelle che avere un lavoro (nel mio caso più d'uno in regime di lavoro autonomo) mi consente di essere 'più libera' nell'impegno politico presente e ancora più nelle scelte sul futuro, per definizione incerto". Come tanti, prosegue, "mi indigno, penso sia paradossale che una misura di sostegno al reddito non preveda nessuna soglia di reddito".

Di Maio: "I nomi siano resi pubblici"

"Dalla lettura dei giornali di questa mattina emerge un quadro sconcertante. Oltre ai 5 deputati furbetti, ci sarebbero altri 2000 politici tra amministratori locali e regionali in tutta Italia ad aver fatto richiesta del bonus partita Iva destinato ai liberi professionisti in difficoltà per l'emergenza Covid. Siamo davanti a fatti di una gravità assoluta. I nomi devono essere resi pubblici. Gli italiani hanno il diritto di sapere chi ha tradito la loro fiducia. Questa gente non deve più avere l'occasione di rivestire una carica pubblica. Deve essere allontanata dallo Stato, deve essere punita". Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Hanno remato contro il Paese nel momento più difficile. Hanno offeso la nostra bandiera, hanno offeso la memoria di chi non ce l'ha fatta. Hanno macchiato il nome dell'Italia nel mondo ed è giusto che paghino. Non possono e non devono passarla liscia", ha concluso il ministro.


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