Consiglio dei ministri, a sorpresa il prefetto Guido Longo è il nuovo commissario alla sanità in Calabria

Consiglio dei ministri,  a sorpresa il prefetto Guido Longo è il nuovo commissario alla sanità in Calabria

Consiglio dei ministri, a sorpresa il prefetto Guido Longo è il nuovo commissario alla sanità in Calabria


27 novembre 2020, ore 21:07

"Un uomo delle istituzioni, che ha già operato nella Regione, sempre a difesa della legalità", ha twittato il premier Conte subito dopo la nomina

Il cdm alla fine ha deciso. Sarà Guido Longo, ex prefetto di Vibo Valentia, il nuovo commissario della Calabria. Dopo una lunga serie di rifiuti, gaffe e imbarazzi, il caso è arrivato a una svolta. In principio c’era Saverio Cotticelli, il primo dei tanti commissari che si sono schiantati su questa vicenda: era stato nominato dall’allora ministro dell’Economia Giovanni Tria, ma su suggerimento di Giulia Grillo e di Pierpaolo Sileri, all’epoca rispettivamente ministra della Salute e influente senatore del Movimento 5 stelle, con grande apprezzamento di Nicola Morra, l’uomo forte del grillismo nella Regione.  

L’errore 

Cotticelli sbatte sull’ormai famigerata intervista a Titolo V, trasmissione di RaiTre, dove dimostra palesemente di non conoscere il suo lavoro e di non avere un piano di contrasto al Covid. Il premier Conte ne chiede le dimissioni, che puntualmente arrivano nel giro di ventiquattro ore. Poi, ovviamente della scelta del successore si interessa il ministro competente, quello della Salute, Roberto Speranza. Che individua in Giuseppe Zuccatelli l’uomo giusto. E’ un tecnico d’area che ha sempre orbitato nel bagaglio di relazioni di Liberi e Uguali, il partito in cui milita anche il ministro della Salute. Il curriculum gli dà ragione: già presidente dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), nel corso degli anni ha avuto diversi incarichi manageriali oltre che nella sua Regione di origine, l’Emilia Romagna, anche in Abruzzo, in Campania e nelle Marche fino ad arrivare lo scorso anno proprio in Calabria per guidare da commissario straordinario l’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e l’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro, incarichi che lo hanno messo a contatto con Cotticelli. Però un incedibile video girato in piena emergenza sull’inutilità delle mascherine fa durare l’incarico del manager poco più che una manciata di ore.  

Il ruolo di Emergency 

A questo punto incomincia ad affiorare il nome di Gino Strada. Il fondatore di Emergency, la scelta però ricade su Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza. Appena arrivata la notizia della nomina parte la girandola di articoli: Gaudio è indagato a Catania in un’inchiesta sui concorsi in università. Lui Gaudio parla di fuga di notizie, ma pure di una moglie che non vuole trasferirsi a Catanzaro, insomma si ritira. Il governo allora convoca Strada, in videoconferenza, dall’altra parte dello schermo il ministro Boccia e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. L’accordo si chiude in fretta, triage, Covid hotel e ospedali da campo la mission di Emergency in Calabria.

La scelta finale 

Tuttavia l’assurda telenovela sul Commissario prosegue. Prima della conclusione saltano pure i nomi di Narciso Mostarda, medico laziale che dirige l’Asl roma 6, l’ex prefetto Luigi Varratta, Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, e l’ex ministro Rosi Bindi. Solo oggi con la nomina di Guido Longo viene scritta la parola fine.


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