Consiglio Ue, Meloni: “Non si può trattare con Putin, non rispetta gli accordi. Ma no a truppe a Kiev”

Consiglio Ue, Meloni: “Non si può trattare con Putin, non rispetta gli accordi. Ma no a truppe a Kiev”

Consiglio Ue, Meloni: “Non si può trattare con Putin, non rispetta gli accordi. Ma no a truppe a Kiev”   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


19 marzo 2024, ore 18:45

Sul voto in Russia: "Ribadiamo la nostra condanna ad elezioni farsa e ricordiamo il decesso di Navalny e il suo nome come simbolo del sacrificio per libertà". Sul Medio Oriente: “Non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto: Hamas”

"Ribadiamo il nostro sostegno all'Ucraina, che ho voluto riaffermare da Kiev nel secondo tragico anniversario della brutale invasione russa", così ha esordito Giorgia Meloni al Senato, nell'ambito delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì, auspicando una pace "giusta e duratura" nel Paese. La premier ha salutato "con favore", l'ingresso di Svezia e della Finlandia nella Nato, condannando "ogni atteggiamento aggressivo della Russia verso questi Paesi amici così come nei confronti dei paesi baltici".

Russia

Netta anche la posizione sul voto in Russia: "Ribadiamo la nostra condanna ad elezioni farsa nei territori ucraini", ha affermato la presidente del Consiglio, ricordando "il decesso di Navalny" e "il suo nome come simbolo del sacrificio per libertà", che "non sarà dimenticato". "Come ci si può sedere al tavolo delle trattative con chi non ha mai rispettato gli accordi?" Ha chiesto Meloni, riferendosi alle violazioni delle intese della Russia con l'Ucraina. Sulla cooperazione con Kiev ha aggiunto: "Non si tratta dell'impegno a fornire armi, ma di un'intesa che riguarda una cooperazione a 360 gradi, come è naturale che avvenga con uno Stato che ha avviato il processo di ingresso nell'Unione europea". E sulla "proposta avanzata dalla Francia circa il possibile intervento diretto", "approfitto per ribadire anche in quest'aula come fatto ampiamente dal ministro Tajani che la nostra posizione non è favorevole in alcun modo" all'ipotesi di un intervento diretto di truppe dei paesi dell'Unione Europea in Ucraina, poiché "foriera di una escalation pericolosa da evitare ad ogni costo", afferma Meloni, augurando sulla posizione dell’esecutivo la compattezza di tutto il Parlamento.

Hamas

Meloni ha dichiarato come nel corso del prossimo Consiglio europeo "ribadiremo la ferma condanna all'aggressione di Hamas e chiederemo il rilascio degli ostaggi israeliani: non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto. E' stato Hamas e lo ribadisco perché la reticenza tradisce un antisemitismo latente ma dilagante". A Israele viene chiesta "proporzionalità e rispetto del diritto umanitario. Non possiamo restare insensibili all'enorme tributo di vittime civili. Ribadiremo la contrarietà ad un'azione di terra a Rafah, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche", aggiunge la premier, affermando come "la soluzione" rimanga "quella dei due popoli e dei due stati, e l'Europa deve essere protagonista". A tal proposito, viene salutato con favore "il cambio della leadership dell'Anp".

Duilio

"Nei giorni scorsi la Nave Duilio ha dovuto neutralizzare più di un attacco Houthi. Sappiamo quanto quel tratto di mare sia fondamentale per i nostri interessi geostrategici". La premier ha anche ribadito la consapevolezza riguardo "quanto sia concreto il rischio che i maggiori costi sostenuti dalle nostre compagnie di navigazione finiscano non soltanto per comprometterne la competitività ma anche per scaricarsi sul prezzo finale delle merci, portando a un nuovo aumento dei costi per i consumatori proprio ora che l'inflazione sta finalmente scendendo, e l'Italia si distingue per l'inflazione più bassa registrata tra le economie del G7. La vicenda del Mar Rosso ci dimostra anche quanto siano importanti una chiara visione europea a tutela dei nostri interessi e una politica di sicurezza e difesa all'altezza delle nostre ambizioni e delle nostre esigenze difensive". La vicenda del Mar Rosso "serve" anche "per discutere di politica di sicurezza che sia a livello delle nostre ambizioni. Ci sarà un dibattito al Consiglio sull'urgente e delicato tema della sicurezza e della difesa europea e l'Italia è pronta a fare la sua parte nella strategia dell'industria della difesa".

L’immigrazione

Il prossimo Consiglio sarà anche "l'occasione per fare il punto sul contrasto all'immigrazione clandestina e al traffico di essere umani, un dossier che viene calendarizzato a ogni riunione, su richiesta italiana. Sono reduce da una missione molto significativa in Egitto, si è trattato di un vertice molto produttivo, con un accordo che segna un salto di qualità con il partner mediterraneo. Il documento fornisce un nuovo quadro di riferimento con questo importante interlocutore. Grazie a questa rinnovata cooperazione abbiamo raggiunto il risultato della scarcerazione di Patrick Zaki e non abbandoneremo la ricerca della verità su Giulio Regeni, nonostante quanto dice qualcuno", ha sostenuto la premier, affermando come il governo continui "a seguire la vicenda e il processo per il quale si è costituito parte civile". "E' necessario approfondire" il tema delle "risorse che servono per fare un salto di qualità sul fronte della difesa" europea. Meloni ha anche parlato della necessità di "dotarci di un finanziamento necessario" e ha ribadito la sua visione di una "Nato composta da due colonne americana e europea, con pari peso". "Sì", ha aggiunto rivolta all'Aula, "la libertà ha un costo, la sovranità ha un costo, non credete a chi vi dice che tutto è gratuito".
 

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