Consiglio Ue, sull’embargo al petrolio russo si va verso un accordo di massima, ma Orban non ci sta

Consiglio Ue, sull’embargo al petrolio russo si va verso un accordo di massima, ma Orban non ci sta

Consiglio Ue, sull’embargo al petrolio russo si va verso un accordo di massima, ma Orban non ci sta


30 maggio 2022, ore 18:29

Prima del vertice incontro tra Mario Draghi, il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz: il premier insiste sul tetto al prezzo del gas, possibile un mandato alla Commissione europea per studiare una soluzione temporanea di “price cup”

Trattative ancora in corso a Bruxelles. Sul tetto al prezzo del gas, caldeggiato in particolare dall'Italia, secondo quanto si apprende, c'è stata un'apertura, ma limitata, che potrebbe portare all'inserimento nelle conclusioni finali di un mandato da affidare alla Commissione Ue per studiare un "price cap" temporaneo.


Il tetto

L'introduzione del tetto, ha detto questa mattina il Commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni, "non credo sia in discussione oggi, ma credo che ci sia la possibilità di affidare alla Commissione Ue la possibilità di esplorare la possibilità di andare in questa direzione". Una soluzione di compromesso che segnerebbe un piccolo passo avanti verso l'obiettivo del presidente del consiglio Mario Draghi, anche se la strada per arrivare veramente al price cap sarebbe ancora lunga e l'esito tutt'altro che scontato.


Il petrolio

Molto complessa anche la questione dell'embargo al prezzo del petrolio, su cui ci sono ancora opinioni divergenti. Nelle ultime ore, però, si è fatta strada l'ipotesi che si possa andare ad una intesa per fermare le importazioni di greggio in due step successivi. Per il petrolio russo importato via mare (che rappresenta i 2/3 del totale) vi sarebbe un "phasing out", ovvero l'introduzione progressiva dell'embargo, con una data finale per la piena applicazione, entro la fine dell'anno; invece, per il greggio che arriva attraverso gli oleodotti, in particolare in Ungheria, non vi sarebbe alcuna data, ma praticamente un'esenzione temporanea con l'indicazione di fermare le importazioni il più presto possibile. Allo stesso tempo, verrebbe proibita la circolazione e la vendita negli altri Paesi Ue di questo petrolio russo arrivato attraverso gli oleodotti (che sarebbe ovviamente meno caro di quello importato da altri paesi con le petroliere).


Orban

Duro attacco del premier ungherese Orban alla Commissione Ue, che sulle sanzioni alla Russia avrebbe "presentato il sesto pacchetto senza prima avere l'accordo degli stati membri, un modo di fare irresponsabile". Per Orban "non c'è accordo al momento" e Budapest è pronta a sostenere le sanzioni solo "se ci saranno soluzioni per l'Ungheria". La presidente della Commissione europea von der Leyen ammette che "non siamo ancora alla meta: ho aspettative basse su un accordo nelle prossime 48 ore". Il presidente del Consiglio europeo Michel invece si dice "fiducioso che troveremo una posizione comune". Prima del vertice incontro tra il premier Draghi, il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz.



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