Continuano le polemiche sulle parole di Lollobrigida. Ma chilometro zero è davvero sinonimo di risparmio?

Continuano le polemiche sulle parole di Lollobrigida. Ma chilometro zero è davvero sinonimo di risparmio?

Continuano le polemiche sulle parole di Lollobrigida. Ma chilometro zero è davvero sinonimo di risparmio?


26 agosto 2023, ore 11:01 , agg. alle 13:20

Dopo le parole divisive del ministro Lollobrigida, proviamo a fare chiarezza sul mercato che porta a tavola frutta, verdura e tanto altro a chilometro zero. Un'analisi offerta da Daniele Paci, agronomo, ospite di RTL 102.5 in Non stop news .

LE PAROLE DI LOLLOBRIGIDA E LA POLEMICA SUI POVERI

Continuano le polemiche dopo le parole del ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di Fratelli d'Italia al Meeting di Rimini. Francesco Lollobrigida, all’interno di un discorso sull’alimentazione degli italiani, ha affermato che “i poveri” mangiano meglio dei ricchi, o più precisamente spendono meno acquistando prodotti di maggiore qualità a chilometro zero.

CHILOMETRO ZERO, SI RISPARMIA DAVVERO? 

Uscendo dalla sterile polemica Daniele Paci, agronomo, ospite di RTL 102.5 in Non stop news ha provato a fare chiarezza sulla questione: “In un’azienda agricola possiamo risparmiare molto, comprando prodotti non trasformati. Con frutta e ortaggi spendiamo molto meno anche del supermercato ma quando entra in gioco la trasformazione le cose cambiano, perché rientrano costi tipici dell’artigianato. Prendendo ad esempio la pasta, difficilmente un pacchetto può stare sotto i due euro in un’azienda agricola”.

UNA NUOVA TENDENZA NATA DURANTE LA PANDEMIA

Quindi chi acquista direttamente dal produttore può ritenersi soddisfatto della qualità ma complessivamente non può dire di aver speso meno. Eppure, questa abitudine di rivolgersi direttamente all’azienda agricola non è una consuetudine in voga da tanto tempo. È, invece, un processo che si è stabilizzato durante la pandemia e il lockdown, quando noi non potevamo muoverci e le aziende hanno trovato metodi alternativi per riattivare il mercato, incrementando il sistema di consegne a domicilio, un processo che si è poi stabilizzato anche quando l’emergenza è stata superata.

Per chi vive in città non è facilissimo entrare in contatto con aziende agricole, così Daniele Paci ci racconta dei nuovi strumenti che rendono tutto più semplice: “Esistono siti e app, tra queste mangialocale.com dove si possono trovare già più di 400 aziende agricole. Così da acquistare direttamente da loro e se le sedi sono vicine alle vostre abitazioni sono addirittura disposti a consegnarvelo a casa. Se sono lontane ve lo spediscono. Questa è anche una soluzione per capire anche la differenza dei prezzi per farsi un’idea del mercato”.

ADATTARSI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Un altro problema da affrontare è la mancanza di alcuni ortaggi, frutti e verdure tipiche del periodo che latitano sugli scaffali dei market: “È un anno molto difficile. Il clima non aiuta. - spiega l'agronomo - Lo scorso anno la stretta di caldo ha messo in difficoltà tante aziende, questa primavera al contrario ha visto tanta pioggia. Non avremo per esempio le olive e i cavolfiori. Le aziende stanno provando ad adeguare la produzione ai cambiamenti. Adesso stiamo facendo il possibile per trasformare i nostri impianti di irrigazione e dispersione in impianti a goccia. Una tecnologia che viene dalla zone desertiche”.


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