Conto alla rovescia per l'inizio delle Olimpiadi, l'obiettivo principale dei Giochi è schivare il Covid

Conto alla rovescia per l'inizio delle Olimpiadi, l'obiettivo principale dei Giochi è schivare il Covid

Conto alla rovescia per l'inizio delle Olimpiadi, l'obiettivo principale dei Giochi è schivare il Covid


19 luglio 2021, ore 14:37 , agg. alle 17:19

Ogni giorno emergono atleti positivi al Covid, la bolla non regge; contagiato anche un giornalista italiano, sbarcato ieri a Tokyo. Venerdì la cerimonia inaugurale senza pubblico sugli spalti dello stadio Olimpico

L’incubo, nelle grandi manifestazioni sportive, è sempre stata la positività. Ma ai controlli antidoping. Ora la paura fa rima il Covid. Il conto alla rovescia per l’inizio dei giochi di Tokyo è scandito dalla preoccupazione per il coronavirus. Il comitato organizzatore e il governo giapponese stanno facendo il possibile e anche qualcosa di più per mantenere un alto livello di sicurezza, ma il virus si insinua. A dispetto di bolle, isolamenti e rigide misure restrittive.

PUBBLICO E SPONSOR

Questa sarà una edizione particolare. Posticipata di un anno rispetto al programma, sarà la prima Olimpiade soltanto televisiva, senza pubblico nei siti di gara. Anche gli sponsor si accostano all’evento con più cautela e meno entusiasmo. La Toyota - uno dei principali partner commerciali delle Olimpiadi di Tokyo 2020 - non intende trasmettere più i video pubblicitari in Giappone, e il suo presidente, Akio Toyoda, non parteciperà alla cerimonia di apertura dei Giochi, in programma venerdì prossimo. La decisione di Toyota riflette la scelta, sempre più diffusa tra le aziende che sponsorizzano le Olimpiadi, di non vedere il proprio marchio associato ad un evento potenzialmente negativo, in considerazione dell'alto livello di contrarietà all'interno dell'opinione pubblica in Giappone.

LA BOLLA NON REGGE

Il villaggio che ospita gli atleti doveva essere una sorta di fortino inviolabile, ma fin dai primi giorni sono emerse positività: gli episodi più recenti hanno riguardato una ginnasta statunitense e un giocatore di beach volley della Repubblica Ceca. Poco prima era stato individuato un minifocolaio nella squadra del Sudafrica. Non sono i primi e non saranno nemmeno gli ultimi. In queste settimane dovremo abituarci a tenere il conto non soltanto delle gare e delle medaglie, ma anche dei tamponi e dei positivi.

QUESTIONE ITALIA

Un giornalista italiano arrivato ieri a Tokyo è risultato positivo al Covid dopo un tampone salivare. Il reporter, che è un giornalista freelance, era sul volo dove erano presenti anche diversi atleti della delegazione olimpica azzurra, che sono invece negativi. Il giornalista ora verrà ospitato in un Covid hotel della capitale giapponese, potrà uscire dopo che si sarà negativizzato. L’ambasciata italiana a Tokyo sta seguendo la situazione. Nel frattempo proseguono le partenze dall’Italia: nelle prossime ore sbarcheranno a Tokyo altri atleti e altri giornalisti, in partenza con un volo Alitalia da Fiumicino. 

CONTATTI CON POSITIVI

Nel frattempo c’è un po’ di confusione su come gestire chi è negativo ma ha avuto contatti con positivi. Il Comitato Olimpico Internazionale ha chiarito che i 21 atleti che hanno incrociato i positivi nella nazionale di calcio sudafricana potranno continuare ad allenarsi. L'obiettivo è "isolare queste persone e consentire loro di proseguire la preparazione alle gare, verranno create le condizioni perché possano possano fare il minimo necessario per prepararsi", ha spiegato Pierre Ducrey, vicedirettore Cio dei Giochi. Questi sportivi verranno sottoposti a screening ogni giorno mediante test nasofaringei, saranno invitati a mangiare in camera e trasportati con mezzi dedicati per poi allenarsi separatamente. Cio e organizzatori non possono però dare l'ok a quanti, come 8 britannici dell'atletica, sono posti in isolamento dalle autorità giapponesi in quanto "stretti contatti" con un positivo sul volo per Tokyo.


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