Controlli dei Nas nelle mense scolastiche, irregolare 1 cucina su 4: scoperti anche insetti ed escrementi di topo

Controlli dei Nas nelle mense scolastiche, irregolare 1 cucina su 4: scoperti anche insetti ed escrementi di topo

Controlli dei Nas nelle mense scolastiche, irregolare 1 cucina su 4: scoperti anche insetti ed escrementi di topo   Photo Credit: agenziafotogramma.it


14 novembre 2023, ore 11:40 , agg. alle 12:40

Irregolare 1 mensa su 4, tredici cucine sequestrate e 361 violazioni penali e amministrative: è il risultato dei controlli eseguiti dai Carabinieri dei Nas nelle mense scolastiche italiane nell'ultimo mese

Nell’ultimo mese i Carabinieri dei Nas hanno condotto accertamenti nelle mense scolastiche italiane, riscontrando una realtà fatta di cucine sporche, cibi mal conservati e pasti preparati non rispettando le norme igieniche. In alcuni casi, inoltre, è stata rilevata anche la presenza di insetti ed escrementi di topo. I controlli sono scattati per un migliaio di aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di istituti scolastici di ogni ordine e grado, sia pubblici che privati: le ditte controllate sono 257, pari al 27% del totale. Irregolarità sono state riscontrate in 1 mensa su 4.

CUCINE SEQUESTRARE E VIOLAZIONI, LE SCOPERTE DEI NAS

Tredici le cucine sequestrate, 361 invece sono le violazioni penali e amministrative sanzionate dal Comando Carabinieri per la tutela alla salute, di concerto con il Ministero della Salute. Le indagini hanno riguardato i servizi di ristorazione e delle imprese di catering che si occupano della gestione delle mense presso gli istituti scolastici. Complessivamente sono oltre 700 i chili di derrate alimentari (comprensive di carni, formaggi, pane, pasta e acqua minerale) sequestrati dai Nas: gli alimenti erano scaduti, custoditi in ambienti inadeguati o non tracciabili. La maggior parte delle irregolarità ha invece riguardato carenze strutturali e gestionali nella preparazione dei pasti e l’omessa comunicazione della presenza di eventuali allergeni.


TARANTO, REGGIO EMILIA E CASERTA TRA I CASI PIÙ GRAVI

Tra i casi più gravi quello di un asilo nido di Taranto, ora chiuso, il cui approvvigionamento idrico avveniva con acqua non idonea per usi alimentari. In un centro di preparazione pasti di Reggio Emilia, invece, sono state rilevate carenze igienico-sanitarie: in particolare è stata riscontrata la presenza di blatte ed escrementi riconducibili a roditori, oltre a pavimentazione danneggiata e tubature divelte nel reparto di lavorazione carni. In provincia di Caserta, invece, è stata sospesa l’attività di laboratorio cucina in due istituti scolastici perché sprovviste di autorizzazione.



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