Coronavirus, a rischio gli esami della maturità

Coronavirus, a rischio gli esami della maturità

Coronavirus, a rischio gli esami della maturità


07 marzo 2020, ore 09:00

La chiusura delle scuole sta mettendo a dura prova la didattica

L’emergenza sanitaria riguardante il coronavirus, che sta interessando il nostro Paese, potrebbe creare disagi anche per gli Esami di Stato. È stato deciso che le scuole rimarranno chiuse fino al 15 marzo, anche se il premier Conte ha detto che lo stop alla didattica potrebbe prolungarsi fino al 3 aprile. “Decideranno gli esperti del Consiglio superiore di sanità”, aveva detto il governatore lombardo Fontana. Non si sa ancora, quindi, come si evolverà la situazione nei prossimi giorni. Quel che è certo è che sono a rischio sia gli esami di terza media che quelli della maturità. Nella ‘zona rossa’, inoltre, è difficile l’allungamento dell’anno scolastico a giugno con lo slittamento degli esami, come proposto qualche giorno fa dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Più fattibile, invece, è l’opzione di ridurre l’esame.

Piano di emergenza per gli esami proposto dal ministro

Il Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina ha annunciato un piano di emergenza per gli Esami di Stato, ma non si sa in cosa esso consista. Si potrebbe forse decidere di far sostenere ai ragazzi soltanto l’orale, come già successo in passato agli studenti delle zone colpite dal sisma. Se l’emergenza dovesse continuare, gli studenti si ritroverebbero a dover perdere forzatamente tanti giorni di lezione, nonostante il Ministro abbia assicurato “che il servizio pubblico essenziale, seppur a distanza, venga fornito a tutti gli studenti“. Da qualche giorno sul sito del Ministero dell’istruzione sono disponibili, infatti, i seminari in rete di formazione per la didattica a distanza.

A rischio anche le prove Invalsi

A rischio, quindi, sono anche le prove Invalsi, requisito per l’ammissione agli esami di maturità. Gli studenti per poter essere ammessi all’esame dovranno partecipare obbligatoriamente ai test, anche se l’esito non avrà un peso nella valutazione finale. Le prove sono iniziate il 2 marzo per le classi quinte delle superiori, ma restano alcune scuole che non hanno potuto svolgerle a causa dell’emergenza sanitaria. Per questi istituti si dovrà, quindi, trovare un accordo per stabilire date diverse.


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