Coronavirus, il ministro della Salute Speranza modifica il colore a otto regioni e ad una provincia autonoma

Coronavirus, il ministro della Salute Speranza modifica il colore a otto regioni e ad una provincia autonoma

Coronavirus, il ministro della Salute Speranza modifica il colore a otto regioni e ad una provincia autonoma


04 dicembre 2020, ore 21:01
agg. 07 dicembre 2020, ore 10:08

L’ordinanza del dicastero della Salute arriva dopo il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità che certifica finalmente l’Rt nazionale, l’indice di contagio, sotto l’1

Cambiano ancora, a partire da domenica 6 dicembre, «i colori» della mappa dell’Italia. In base al monitoraggio settimanale dell’Iss, il ministero della Salute ha firmato l’ordinanza che porta la Toscana, la Valle d’Aosta, la Campania e la Provincia autonoma di Bolzano in zona arancione, e che porta Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria in zona gialla. In tutti i casi si tratta di un miglioramento del posizionamento precedente. Si confermano invece le zone di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte (anche se, nel caso della Lombardia, secondo quanto dichiarato dal presidente della Regione Attilio Fontana, i dati lasciano pensare che già dalla prossima settimana, dall'11 dicembre, si potrà andare in zona gialla). Dal 6 dicembre l'Abruzzo sarà l'unica zona rossa.

Le novità

I cittadini di Toscana, Valle d’Aosta, la Campania e la Provincia autonoma di Bolzano potranno dunque iniziare a spostarsi all’interno del proprio Comune e a fare acquisti nei negozi, e quelli di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria a pranzare al ristorante e a spostarsi liberamente prima del coprifuoco. La data da segnare sul calendario, indipendentemente da quale sia il colore della Regione in cui si vive, è comunque il 21 dicembre, quanto scatteranno le regole previste dal Dpcm entrato in vigore oggi: cioè soprattutto il divieto di mobilità fra le Regioni, tranne che motivi di lavoro, di salute o di necessità. 

Le proteste

E sulle nuove misure anti-covid per Natale e Capodanno continuano a protestare soprattutto le Regioni, che esprimono rammarico in particolare per il metodo con cui è stato approvato il decreto con le regole per gli spostamenti dal 21 dicembre al 6 gennaio. “Il 19 e il 20 dicembre, ovvero l'ultimo week end in cui si può partire prima delle festività natalizie, rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l'8 marzo, una fuga dal Nord”, afferma il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Il Mes 

Intanto sul fondo Salva Stati è sempre tensione molto alta nella maggioranza. Come testimoniano queste parole del capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio: "Il Mes è uno strumento che si può decidere di utilizzare o meno, ma se dopo aver fatto attendere un anno l'Europa ora l'Italia non dovesse procedere (alla riforma), rischia di perdere la sua credibilità. Il fatto che alcuni parlamentari non intendano accettare questa mette a rischio la maggioranza, soprattutto al Senato. Noi siamo sempre disposti a mediazioni e a tenere unita la maggioranza ed il governo ma non è possibile che non si vada avanti, per noi è un punto non eludibile"


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