Coronavirus in Italia, 12 vittime e 400 contagiati, guariti i due coniugi cinesi a Roma

Coronavirus in Italia, 12 vittime e 400 contagiati, guariti i due coniugi cinesi a Roma

Coronavirus in Italia, 12 vittime e 400 contagiati, guariti i due coniugi cinesi a Roma


26 febbraio 2020, ore 18:39

Per paura del contagio è stata respinta una nave da crociera italiana da due porti nei Caraibi perché una persona a bordo non sarebbe in buone condizioni di salute

400 contagiati, primo decesso in Emilia

Sono 12 le vittime per il coronavirus in Italia: l’ultima è un uomo di 70 anni in Emilia-Romagna, cittadino lombardo, che presentava, anche lui, importanti patologie pregresse. Proveniente da uno dei comuni della 'zona rossa', era stato ricoverato all’ospedale di Piacenza, poi trasferito in terapia intensiva a Parma.
Il dato dei contagiati accertati in Italia è di 400 persone. 23 sono le province italiane in cui si sono registrati i casi di coronavirus, mentre le regioni interessate sono 10: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Liguria, Sicilia, Marche e Lazio.

Respinta nave da crociera italiana

Per paura del coronavirus è stata respinta una nave da crociera italiana, la Msc Meraviglia, da due porti nei Caraibi, in Giamaica e alle Isole Cayman. Il divieto di sbarco è scattato quanto il comandante ha comunicato lo stato influenzale di una delle persone a bordo. 

Le buone notizie

A poco meno di un mese da quando furono soccorsi nell'albergo dove alloggiavano al centro di Roma i coniugi cinesi, primi due casi accertati di coronavirus in Italia, sono entrambi guariti. Dopo la notizia nei giorni scorsi della "negativizzazione" del marito, oggi è arrivato l'annuncio che anche la moglie è rsultata negativa al test e ha lasciato la terapia intensiva dello Spallanzani di Roma per essere trasferita in reparto. 
In Piemonte, invece, l'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi ha annunciato che due dei tre casi positivi al test del coronavirus erano dei ‘falsi positivi’. "Abbiamo un solo caso di positività accertata, quella del paziente ricoverato all'Amedeo di Savoia", ha affermato.

Sei minorenni contagiati in Lombardia e uno in Veneto

Sono sette in tutto i minorenni risultati positivi al coronavirus, sei in Lombardia e uno in Veneto, la maggior parte legati alla cosiddetta 'zona rossa' dove ora vige il divieto di ingresso e di uscita. Si tratta di una bambina di 4 anni di Castiglione d’Adda ricoverata al San Matteo di Pavia, di un 15enne ricoverato, invece, a Seriate in provincia di Bergamo e due bambini di 10 anni di Soresina in provincia di Cremona e di San Rocco al porto in provincia di Lodi, che sono stati dimessi. Un altro ragazzo è risultato positivo al test: ha 17 anni e frequenta un istituto di Codogno, successivamente anche un suo compagno di scuola della provincia di Sondrio è stato contagiato. Positiva e asintomatica una bimba di 8 anni in Veneto nel focolaio di Limena, in provincia di Padova.
Inoltre, Gallera ha ricordato che comunque il virus “ha un effetto molto più grave sulle persone anziane che hanno pregresse patologie”.

Quattro casi in Liguria

In Liguria i casi positivi sono cresciuti di 4 unità e provengono tutti dall'albergo di Alassio in isolamento”, ha annunciato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in conferenza stampa. "Sono ricoverati all'ospedale San Martino, alcuni dei quali hanno sintomi molto lievi, nelle prossime ore i sanitari decideranno le terapie", ha anche spiegato.

Tamponi eseguiti solo sui sintomatici

Da oggi verranno eseguiti i tamponi per il coronavirus solo sui soggetti sintomatici", ha detto il direttore del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli alla protezione civile. "I tamponi effettuati finora hanno dato nel 95% dei casi esito negativo", ha affermato. Ha confermato, inoltre, che il rischio di contagio "è elevato nei soggetti sintomatici, mentre è marcatamente più basso nei soggetti asintomatici”. Da qui la scelta di eseguire i tamponi solo su quelli che presentano sintomi.

Scuole chiuse, i pasti mensa vanno ai più bisognosi

In seguito alla chiusura, al momento fino al primo marzo, di tutte le scuole in Emilia Romagna è nata un'iniziativa solidale a favore dei più bisognosi. L'Amministrazione comunale di Cesena ha destinato i generi alimentari presenti nelle dispense scolastiche ai più bisognosi e alle famiglie che vivono in una situazione di indigenza. "Trattandosi di un evento straordinario non è stato possibile gestire le scorte alimentari e quindi nelle dispense e nei frigoriferi delle cucine delle scuole sono al momento presenti prodotti deperibili come carni e formaggi in scadenza, ad esempio. Per questa ragione tutte le scorte sono state consegnate alla Caritas di Cesena e agli alloggi sociali gestiti da Asp Cesena Valle Savio evitando così spreco di alimenti", ha affermato il sindaco Enzo Lattuca.​