Coronavirus, nuovo Dpcm, è polemica con le Regioni, Salvini “Non è accettabile. Stanno spaccando l'Italia in due”

Coronavirus, nuovo Dpcm, è polemica con le Regioni, Salvini “Non è accettabile. Stanno spaccando l'Italia in due”

Coronavirus, nuovo Dpcm, è polemica con le Regioni, Salvini “Non è accettabile. Stanno spaccando l'Italia in due”


05 novembre 2020, ore 10:42

Il leader della Lega contro il premier Conte, “E’ un provvedimento che non uccide il virus, ma l’economia”. De Magistris, “Siamo sconcertati”. Appendino, “Le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità”

Erano le 20.30 quando, ieri sera, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le misure contenute nel nuovo Dpcm, che divide l’Italia in tre aree d’intervento: zona gialla, zona arancione e zona rossa in base alla criticità della regione. "Se introducessimo misure uniche in tutta Italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c'è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave" ha spiegato Conte, ma non sono mancate le polemiche da parte dei governatori.

Il presidente della Regione Lombardia è stato avvisato che la sua Regione era in zona rossa, ieri sera con un messaggino, un colpo di telefono... poi parlano di collaborazione" ha inveito il leader della Lega, Matteo Salvini questa mattina, “noi non stiamo solo a lamentarci ovviamente, ci stiamo organizzando da ieri su come evitare questo problema con i sindaci, con gli imprenditori, con i presidi, con gli insegnanti, con il governatore Fontana. Non ci rassegniamo a stare a casa così a guardare le previsioni del tempo" ha proseguito Salvini, lamentando la scelta del governo di adottare misure restrittive sulla base di dati vecchi, “che senso ha prendere una decisione cosi pesante, cosi punitiva? Non è accettabile, non è dignitoso, non è giusto aspettare il presidente del consiglio in televisione alle 20.30 del mercoledì sera, senza preavviso, per dire a milioni di italiani cosa succede il venerdì mattina. Stanno spaccando l'Italia in due. E' un provvedimento che non sconfiggerà il virus, ha aggiunto, ma uccide l'economia” ha concluso.

Allarme Campania  

La Campania è stata inserita nelle regioni a criticità moderata, cosiddette “zone gialle”, ma è stato immediato l’allarme lanciato dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: "Gli ospedali a Napoli, ed in Campania, sono al collasso. Ambulanze utilizzate come letti di reparto, macchine in fila fuori gli ospedali per attendere cure che non arrivano, persone che rischiano di morire perché non ricevono adeguata ed immediata assistenza, positivi sintomatici spesso abbandonati presso le proprie abitazioni. Siccome la situazione è drammatica presso le strutture sanitarie, delle due l'una: o la Regione Campania non fornisce dati reali ed attuali al Ministero della salute, oppure la sanità in Campania è andata in tilt nonostante siamo al livello giallo, il più basso di rischio tra le Regioni in Italia. Siamo sconcertati e preoccupati. Abbiamo il diritto di capire e di ricevere dal Governo informazioni precise".


Appendino: “Fuori dal lockdown il prima possibile”

"In questo momento drammatico, le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità. Il Governo l'ha fatto, stabilendo dei criteri di rischio per le Regioni" ha commentato il sindaco di Torino Chiara Appendino, la quale ha sollecitato le istituzioni a "mettere subito in atto un piano dettagliato e concreto che ci faccia passare alla fascia di rischio inferiore e che ci porti, Torino e il Piemonte, fuori dal lockdown il prima possibile".  


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