Coronavirus, per il centrodestra non basta

Coronavirus, per il centrodestra non basta

Coronavirus, per il centrodestra non basta


12 marzo 2020, ore 20:00

Salvini: ”Bisogna chiudere tutto, perché le profumerie sono aperte?”

Lo sforzo dell'esecutivo è apprezzato ma è giudicato ancora insufficiente. 24 ore dopo il nuovo decreto del premier, il terzo in cinque giorni, il centrodestra e le Regioni del Nord tornano in pressing sull’esecutivo per altre modifiche ai provvedimenti adottati. Secondo il Segretario della Lega Salvini le misure decise “creano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B”, un concetto questo che viene ribadito anche da Giorgia Meloni, Fdi, da parte sua il Governatore della Lombardia Fontana parla di “discrasie” e invoca miglioramenti al testo.

LA RABBIA DI CHI RESTA APERTO

E si alza pure il coro delle proteste dei dipendenti delle attività rimaste aperte. Operai, commessi dei supermercati e farmacisti chiedono le mascherine e il rispetto delle norme di sicurezza. Con Cgil, Cisl e Uil che evocano lo sciopero dei lavoratori delle industrie. Intanto domani è previsto il Consiglio dei ministri sulle misure economiche contro l'emergenza, 12 i miliardi sul tavolo.

LA VIDEOCONFERENZA

Mentre alle 11 è fissata la videoconferenza del presidente del Consiglio con le associazioni dei sindacati e con i sindacati. Alla presenza dei ministri Nunzia Catalfo (Lavoro), Roberto Gualtieri (Economia) e Roberto Speranza (Salute), si discuterà dell’attuazione delle previsioni contenute nell'ultimo Dpcm riguardanti i protocolli di sicurezza nelle fabbriche a tutela della salute dei lavoratori. Un incontro che si è reso necessario, spiegano da Palazzo Chigi, proprio per rispondere a chi chiede sicurezza nelle fabbriche, mentre i metalmeccanici chiedono che pure le stesse fabbriche si fermino.


Argomenti

  • conte
  • coronavirus
  • salvini