Coronavirus, verso lo slittamento dell'Australian Open di tennis, il primo torneo della stagione del Grande Slam

Coronavirus, verso lo slittamento dell'Australian Open di tennis, il primo torneo della stagione del Grande Slam

Coronavirus, verso lo slittamento dell'Australian Open di tennis, il primo torneo della stagione del Grande Slam


25 novembre 2020, ore 22:02

La pandemia sta creando problemi agli organizzatori dell'Australian Open, che è in programma a Melbourne dal 18 al 31 gennaio 2021, a causa delle rigide regole in vigore nello stato di Victoria che impongono la quarantena obbligatoria di quindici giorni per chi arriva dall'estero.

L'Australian Open di tennis, in programma a Melbourne dal 18 al 31 gennaio 2021, potrebbe slittare di almeno una o due settimane. La conferma è arrivata dal ministro dello Sport del governo dello Stato di Vittoria, Martin Pakula, che ha ipotizzato un breve rinvio del primo torneo dell'anno del Grande Slam, smentendo l'ipotesi circolata negli ultimi giorni dello spostamento delle gare in primavera. Anche il premier Daniel Andrews è dello stesso avviso, confermando che un annuncio sulla data d'inizio del torneo sarà fatto quanto prima, mentre domenica scorsa, Craig Tiley, il direttore del torneo Open e presidente della Federazione Tennis Australia, in una intervista aveva chiesto di pazientate ancora e dichiarato che le date per il Grand Slam di Melbourne dovrebbero essere confermate entro due settimane.


La causa del rinvio

La causa dei questo rinvio è legata alle norme anti coronavirus in vigore in Australia e che prevedono la quarantena obbligatoria di quindici giorni per tutte le persone che arrivano dall'estero. Una norma che la Federtennis australiana pensava di eludere, permettendo ai partecipanti del torneo di arrivare nello Stato di Victoria a metà dicembre, così da trascorrere la quarantena fino a fine anno e poi di essere liberi per la data d'inizio dell'Australian Open. Ma a quanto pare le autorità australiane concederanno l'ingresso nel paese ai tennisti solo verso la fine di dicembre e non prima, di fatto, costringendo gli organizzatori a rinviate l'inizio del torneo. Ma non solo, per evitare ogni problema potrebbero essere vietati anche gli allenamenti sul territorio australiano agli atleti provenienti dall'estero.


Il parere dei tennisti

Gli accordi per la quarantena dei tennisti in vista degli Australian Open sono al momento ancora controversi. I tennisti chiedono di poter disputare qualche torneo locale prima di iniziare la stagione. Il vincitore dell'edizione 2020, Novak Djokovic ha esortato il governo vittoriano a essere accondiscendete con i giocatori che arrivano a Melbourne. Il finalista degli US Open, Alex Zverev, ha affermato che dovrebbe essere concesso allenarsi durante la quarantena. Il russo Daniil Medvedev, recente vincitore delle ATP Finals, è polemico e minaccia di boicottare gli Australian Open se non gli verrà concesso allenarsi prima dell'inizio del torneo, mentre Rafael Nadal si dice favorevole a partecipare, anche se non nelle date prestabilite.


Uno sguardo allo US Open

Gli organizzatori del torneo australiano guardano anche a quanto fatto in settembre a New York, prima e durante gli Us Open, quando sono stati effettuati circa 10.000 test anti Covid. L'unico giocatore trovato positivo al coronavirus è stato il francese Benoit Paire, mirando a replicare, in maniera rigorosa, una serie di controlli ai tennisti dal momento del loro arrivo in Australia e fino a quando ripartiranno. Di certo è che lo slittamento dell'inizio dell'Australian Open potrebbe avere conseguenze a catena anche su altre manifestazioni legate al Grande Slam.

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