Covid: cinque regioni tornano in arancione, la Sardegna passa in rosso, cala il livello generale di rischio, l'indice rt sopra 1 in otto zone

Covid: cinque regioni tornano in arancione, la Sardegna passa in  rosso, cala il livello generale di rischio, l'indice rt sopra 1 in otto zone

Covid: cinque regioni tornano in arancione, la Sardegna passa in rosso, cala il livello generale di rischio, l'indice rt sopra 1 in otto zone


09 aprile 2021, ore 18:30

Sono i dati dell' Istituto Superiore di Sanità, passano in zona arancione Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana

ll ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 12 Aprile. Passano in arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Passa in zona rossa la Regione Sardegna. Scende il valore dell'Rt nazionale a 0,92, la scorsa settimana era a 0,98. In calo anche il valore dell'incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti che arriva a 185 dai 232 della scorsa settimana. Sono i due valori piu' significativi del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute diffuso oggi.


Il monitoraggio dell' Iss

Si osserva una diminuzione del livello generale del rischio, con quattro Regioni (Liguria, Puglia, Toscana e Valle d'Aosta) che hanno un livello di rischio alto. Quindici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una Regione (Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso. Otto Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Sardegna e Valle d'Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2.

Sale il numero di persone ricoverate

Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno, secondo quanto evidenzia il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e ministero della Salute. Rimane alto il numero di Regioni e di province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e in aree mediche sopra la soglia critica (15 contro le 14 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica (41%). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in lieve aumento da 3.716 (30/03/2021) a 3.743 (06/04/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche sopra la soglia critica (44%) con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 29.231 (30/03/2021) a 29.337 (06/04/2021).

Forte sovraccarico dei servizi ospedalieri

Il monitoriaggio settimanale evidenzia inoltre che "il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, l'incidenza ancora troppo elevata e l'ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiedono l'applicazione di ogni misura utile al contenimento del contagio". "La situazione in Europa non è facile - ha detto il ministro della Salute, Speranza - La Francia è in lockdown, la Germania invoca un nuovo lockdown. Da noi le chiusure e le aree rosse delle ultime settimane stanno portando i primi risultati. Oggi diverse Regioni vanno in area arancione. Ma dobbiamo essere molto prudenti", ha aggiunto il ministro. "L'indice Rt è in miglioramento, e alcune Regioni passeranno in zona arancione".


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