Covid, Draghi insiste sui vaccini: “La campagna deve procedere spedita, sia in Italia che nel mondo”

Covid, Draghi insiste sui vaccini: “La campagna deve procedere spedita, sia in Italia che nel mondo”

Covid, Draghi insiste sui vaccini: “La campagna deve procedere spedita, sia in Italia che nel mondo”


14 settembre 2021, ore 18:54

Si parte dagli statali, ma non è escluso che si riesca a chiudere questa settimana pure sui dipendenti privati, arrivando a estendere il green pass a tutto il mondo del lavoro. Il che vorrebbe dire un decreto unico da varare giovedì nel Consiglio dei ministri

Un super-green pass, che porterebbe l’Italia vicinissima all’obbligo vaccinale. E’ questo l’obbiettivo per il nuovo decreto nel cdm di giovedì, con Mario Draghi che ripete: “Per sconfiggere la pandemia, la campagna di vaccinazione deve procedere spedita ovunque. Solo così potremo salvare vite, frenare il contagio, evitare l'emergere di pericolose varianti. A oggi, però, soltanto il 2% della popolazione dei Paesi più poveri ha ricevuto almeno una dose di vaccino - a fronte del 42% della popolazione mondiale”. E i vertici di maggioranza proseguono senza sosta a Palazzo Chigi per trovare l’intesa, altrimenti Mario Draghi procederà per step, prima il certificato verde esteso al settore pubblico, e poi al settore privato. In questo caso, anche il green pass per tutti i settori al chiuso dove il certificato viene già richiesto ai clienti (ristoranti, palestre, cinema, teatri, treni, aerei, navi) verrebbe affrontato nel decreto ad hoc sul mondo del lavoro privato. Un’altra ipotesi è che venga inserita nel decreto sulla pubblica amministrazione una previsione di legge in cui sia scritto che «tutti i lavoratori del settore privato devono avere il green pass».


Il Cdm

Insomma, si parte dagli statali, ma non è escluso che si riesca a chiudere questa settimana anche sui dipendenti privati, arrivando a estendere il certificato verde a tutto il mondo del lavoro. Il che vorrebbe dire un decreto unico, che tenga dentro anche lavoratori autonomi, professionisti e (forse) anche i fruitori dei relativi servizi. L’autunno è alle porte, bisogna spingere sui vaccini e aumentare il più possibile il numero degli italiani immunizzati. «La soglia del 90% va raggiunta entro quattro settimane e mezzo, prima che il ritorno del freddo faccia aumentare la circolazione del virus e delle varianti - ragionano gli scienziati con gli esponenti del governo - Altrimenti la lotta al Covid diventerà una rincorsa difficilissima». Di sicuro si lavora «alacremente», perché la materia è delicata e Draghi vuole scrivere un provvedimento «ben fatto» e inattaccabile sotto il profilo giuridico. E sono in arrivo sanzioni pesanti per i lavoratori pubblici, sia di carattere pecuniario che amministrativo. Si parla di multe dai 400 ai 1.000 euro e della sospensione dello stipendio.


Le posizioni

Il ministro della Salute Roberto Speranza è favorevole ad allargare la platea, una linea che ha l’appoggio anche di Forza Italia e del Pd, il Carroccio di Salvini invece appare diviso: da una parte Giorgetti e i Governatori, favorevoli, dall’altra numerosi parlamentari, contrari. «Estendere il green pass a tutti i lavoratori è un’ipotesi in discussione - spiega il ministro dello Sviluppo - L’esigenza delle aziende è di avere la sicurezza per chi opera nei reparti». In linea con i governatori leghisti del Nord, l’estensione leghista pensa che «si andrà verso un’estensione senza discriminare nessuno». Anche il ministro di Forza Italia Renato Brunetta pensa che sia necessario imporre l’obbligo di green pass a tutto il mondo del lavoro, subito e per mezzo di un solo decreto, pure per ridurre al minimo contraddizioni e contestazioni.


La delega fiscale

Tutto quando il governo prova a stringere i tempi pure sulla delega fiscale, ma sulla riforma del catasto Fi e Lega dicono no. Da parte sua il premier ripete l’esigenza delle riforme, e sugli obbiettivi del piano di ripresa e resilienza (il Pnrr) si dichiara pronto ad aiutare le imprese, così come i cittadini per i costi della transizione ecologica. E il presidente del Consiglio ha spiegato tutto così in un passaggio del suo intervento all'intitolazione dell'Aula Magna della Bologna Business School all'ex ministro ed economista Beniamino Andreatta: “Da ministro, Andreatta si è mosso in modo coraggioso e onesto in anni drammatici per la Repubblica e non ha esitato a prendere decisioni necessarie anche quando impopolari. Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato come sintetizzò con efficacia”.


Argomenti

  • Draghi
  • Giorgetti
  • GreenPass
  • Vaccini