Covid, l'Istituto superiore di Sanità conferma l'efficacia dei vaccini, in particolare per gli over 80

Covid, l'Istituto superiore di Sanità conferma l'efficacia dei vaccini, in particolare per gli over 80

Covid, l'Istituto superiore di Sanità conferma l'efficacia dei vaccini, in particolare per gli over 80


10 dicembre 2022, ore 12:13

Secondo il Report esteso dell'Iss sulla sorveglianza del coronavirus,per gli over 80 non vaccinati la mortalità è 6 volte e mezza più alta rispetto ai vaccinati dose booster, e rispettivamente 11 volte e 5 volte e mezzo più alta rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose booster da meno di 120 giorni e da oltre 120

Dall’Istituto superiore di Sanità arrivato dati inequivocabili sull’efficacia del vaccino contro il covid. Se mai ce ne fosse bisogno. Sono contenuti nel report esteso dell’Iss sulla sorveglianza del coronavirus e pubblicato on line. Secondo lo studio “nella popolazione di 60-79 anni, per i non vaccinati il tasso di mortalità risulta quasi 3 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster e 3 volte e mezzo rispetto ai vaccinati con quarta dose da meno di 120 giorni". Dati confermati anche dal tasso di ospedalizzazione che risulta 2 volte più alto nei non vaccinati rispetto a chi ha ricevuto il booster, 3 volte nel caso dei ricoveri in terapia intensiva. La situazione è ancora peggiore per gli over 80, per i quali la mortalità “risulta quasi 6 volte e mezzo più alta rispetto ai vaccinati con dose booster, e rispettivamente 11 volte e 5 volte e mezzo più alta" rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da meno di 120 giorni e da oltre 120 giorni”. In questo caso I ricoveri in terapia intensiva sono addirittura 6 volte e circa 3 volte e mezzo più alti rispetto ai vaccinati da meno di 4 mesi e da oltre 4 mesi

In rallentamento i casi nei giovani in età scolare

Nel report dell’Istituto superiore di sanità si dà conto anche dell’andamento dell’epidemia. Buone notizie arrivano per i giovani in età scolare. I contagi sono in calo rispetto alla scorsa settimana: nei bambini e ragazzi, rispetto al resto della popolazione, la quota è scesa al 7,6%, rispetto al precedente 8,5%. Dall’inizio della pandemia sono oltre 4,7 milioni i casi registrati nella popolazione da 0-19 “di cui 24598 ospedalizzati, 553 ricoverati in terapia intensiva e 85 deceduti”


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