Covid, oggi record di morti, sono 434; situazione stabile negli ospedali, vola la campagna vaccinale

Covid, oggi record di morti, sono 434;  situazione stabile negli ospedali, vola la campagna vaccinale

Covid, oggi record di morti, sono 434; situazione stabile negli ospedali, vola la campagna vaccinale


18 gennaio 2022, ore 18:34

Oggi in Italia cresce il numero dei morti, sono 434. Nel frattempo l'Italia è al terzo posto europeo per vaccinazioni somministrate, l'EMA frena sulla quarta dose a tutta la popolazione ma la suggerisce solo ai soggetti deboli


A risaltare oggi è purtroppo l'elevato numero di morti. Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrate 434 vittime: è una cifra record, ieri i morti erano stati 287. I nuovi casi di Covid sono 228.179, ma è stato fatto quasi un milione e mezzo di tamponi: il tasso di positività è al 15,4%. Oggi si sono registrati 150 ingressi in terapia intensiva, ma rispetto a ieri in questi reparti ci sono due pazienti in meno. I nuovi ricoverati con sintomi oggi sono stati 220. 

ATTENZIONE, MA NON EMERGENZA

Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, la pressione sembra leggermente allentata, soprattutto in terapia intensiva. Ma si resta comunque al di sopra delle soglie di guardia. L'occupazione media di posti da parte di pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva degli ospedali italiani è stabile, ferma ormai da una settimana, dall'11 gennaio per l'esattezza, al 18%, dunque ancora 8 punti percentuali sopra la soglia del 10% considerata critica. Sono questi i dati aggiornati, diffusi oggi dall’Agenas, l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali. E secondo il monitoraggio, l'occupazione risulta aumentare in 5 Regioni: Campania con +1% si attesta al 13%, Friuli Venezia Giulia con +1% raggiunge il 24%, Marche (+1%) al 25%, Puglia con +1% registra il 13% e Toscana che vede salire l'occupazione dei posti letto del 2% (al 24%). Le altre Regioni e province autonome registrano dati stabili o in calo. L'occupazione media di posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti di area non critica degli ospedali italiani, in costante crescita nelle ultime settimane, è stabile da due giorni al 29%, ben al di sopra della soglia critica del 15%, e nelle 24 ore risulta aumentata cresce in 14 Regioni e Province autonome. La crescita più significativa nei reparti ordinari riguarda la Calabria, che fa segnare addirittura un + 42%.

VOLA LA CAMPAGNA VACCINALE

La terza dose di vaccino anti Covid finora è stata somministrata al 69,5% della popolazione vaccinabile, si tratta di quasi 28 milioni di persone. Il dato è stato comunicato oggi dalla struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Sarà stato il green pass rafforzato, sarà stata la paura nel vedere i contagi in crescita, ma l’accelerazione nella campagna vaccinale è stata evidente: dall’11 al 17 gennaio si sono registrate più di 3 milioni e 600 mila somministrazioni, 350 mila in più rispetto alla settimana precedente. In generale, negli ultimi 7 giorni la media giornaliera si è attestata a quasi 645 mila somministrazioni al giorno. Nel dettaglio si è registrata una media di oltre 74 mila prime somministrazioni e 524 mila dosi booster giornaliere. Questi numeri hanno proiettato la campagna vaccinale italiana al terzo posto in Europa e all’undicesima posizione a livello mondiale. Ma non ci si ferma, anzi. Stanno arrivando i rinforzi: nei prossimi dieci giorni verranno distribuite alle nazioni altri 5 milioni e 800 mila dosi di vaccino: nel dettaglio arriveranno 1 milione e 700 mila fiale di Moderna, 3 milioni di Pfizer e oltre un milione di preparato pediatrico, sempre di Pfizer. A proposito di bambini: nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni nell’ultima settimana sono state somministrate più di 250 mila prime dosi e 91 mila seconde dosi. Arriva invece un rallentamento sull'ipotesi quarta dose. Secondo l'Ema, Agenzia Europea del Farmaco attualmente, non ci sono prove della necessità di una quarta dose nella popolazione generale. Invece nelle persone con sistema immunitario gravemente indebolito e che hanno ricevuto già tre dosi, secondo l'EMA sarebbe ragionevole che le autorità sanitarie prendessero in considerazione la somministrazione di una quarta dose. 


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