Cresce il numero degli italiani proprietari di una casa, tra loro anche i più giovani
Cresce il numero degli italiani proprietari di una casa, tra loro anche i più giovani Photo Credit: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI
14 dicembre 2025, ore 08:00
L’81,6% degli italiani vive in una casa di proprietà, si tratta del dato più alto registrato dal 2012
L’81,6% degli italiani vive oggi in una casa di proprietà. Il dato è i più alto registrato dal 2012 e segna un aumento del 2,8% rispetto al 2019, punto di riferimento, come anno precedente la pandemia. È quanto emerge dai dati Istat elaborati da Confedilizia, che ha fotografato un cambiamento significativo nel rapporto degli italiani con l’abitazione.
L’invecchiamento della popolazione
Tra i fattori chiave che spiegano la crescita, indubbiamente c’è l’invecchiamento della popolazione. La quota di over 65, fascia d’età ha contribuito in modo determinante al dato complessivo. Ed è tra gli ultrasessantacinquenni che si è stabilito un vero e proprio record: il 90,7% di loro vive in una casa di proprietà. Resta alata anche la percentuale di chi tra i 55 e i 64 anni possiede una casa di proprietà, ovvero l’85,2%. Dato questo che è rimasto in linea con i livelli dei primi anni Duemila.
I giovani
Dalla ricerca dell’Istat emerge un dato significativo e che riguarda i giovani. Negli ultimi cinque anni la crescita maggiore si è registrata nella fascia tra i 35 e i 44 anni. La quota di proprietari di casa è salita del 4,5% passando dal 66,6% al 71,1%. Sorprende anche l’inversione di tendenza tra gli under 36: dal 2019 al 2024 la percentuale di giovani proprietari è aumentata di 4,4 punti, passando dal 60,2% al 64,6%. Secondo Confedilizia, questo trend è particolarmente significativo, anche considerando che ormai la mobilità interna riguarda circa 1,4 milioni di persone all’anno. Chi si sposta frequentemente, infatti, tende più facilmente a vivere in affitto. Malgrado questo, il numero dei proprietari continua a crescere in tutte le fasce d’età, con l’aumento più consistente proprio tra i giovani.
Una crescita che riguarda tutte le classi
La crescita della proprietà della casa riguarda un po’ tutte le classi. Tra il 20% più povero della popolazione, l’incremento è stato di ben 7,7 punti percentuali, portando la quota di proprietari al 61,9%, un livello che non si registrava dal 2009. Tra il 2019 e il 2024 l’aumento più consistente dei proprietari si è registrato nei comuni di periferia delle aree metropolitane, con un +5,7%. È in crescita anche il numero di chi acquista casa nei centri delle metropoli (+3,6).
Il condominio
Dai uno studio dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari e della Società Italiana di Medicina Ambientale emerge che oltre tre quarti degli italiani, ovvero circa 45 milioni di persone, vive in un condominio. Un contesto abitativo spesso al centro di criticità dal punto di vista della salubrità. Problemi legati all’umidità, alla scarsa qualità dell’aria e alla rumorosità eccessiva incidono negativamente su salute, produttività e comfort abitativo. Secondo l’indagine lo scarso benessere nei condomini provochi circa 15 milioni di giornate di malattia all’anno, con danni economici che possono arrivare fino a 750 milioni di euro.
