Da oggi inizia il semestre bianco del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perde una delle sue prerogative

Da oggi inizia il semestre bianco del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perde una delle sue prerogative

Da oggi inizia il semestre bianco del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perde una delle sue prerogative


03 agosto 2021, ore 14:24

Gli ultimi sei mesi del mandato del capo dello Stato coincidono con il divieto di scioglimento del Parlamento e di indire nuove elezioni. La norma è contenuta nell'articolo 88 della Costituzione. Secondo alcuni esperti, il semestre bianco potrebbe alimentare le tensioni e i veti tra le diverse anime del governo

Da oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inizia gli ultimi sei mesi del suo mandato, entrando così nel cosiddetto “semestre bianco”. Di fatto il capo dello Stato, in carica dal 3 febbraio del 2015, perde una delle sue prerogative più importanti nell’ambito del bilanciamento dei poteri tra le istituzioni: non potrà infatti più sciogliere le camere e indire nuove elezioni. La disposizione è contenuta nell’articolo 88 della Costituzione che recita così: “Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura”.

La ratio della norma

Quella del semestre bianco è una norma molto importante. Rappresenta, infatti, una sorta di precauzione: l’inquilino del Quirinale in vista della fine del suo mandato potrebbe scegliere di sciogliere le Camere nel caso puntasse a un secondo mandato e le maggioranze nei due rami del Parlamento gli fossero ostili. A chiedere l’inserimento di questa disposizione nella Carta costituzionale fu un deputato comunista sardo, Renzo Laconi. In un intervento in aula nell’ottobre del 1947 spiegò anche le ragioni della disposizione che toglieva al presidente della repubblica una delle sue prerogative più importanti: “Siccome una tradizione democratica in Italia non vi è ancora, penso che non sia male di stabilire delle clausole a questo riguardo”, disse Laconi, facendo chiaro riferimento al ventennio fascista che si era concluso con i disastri bellici per l’Italia. L’Assemblea costituente accettò la proposta anche se il relatore Egidio Tosato ne sottolineò la superfluità. In una sola occasione la norma provocò un “ingorgo istituzionale”: nel 1991 la fine del settennato di Francesco Cossiga, prevista l'anno successivo, coincise con la conclusione della X legislatura. Per questo il sesto governo Andreotti ottenne una modifica dell’articolo 88 con l’inserimento di una deroga al divieto di scioglimento del Parlamento nel caso in cui il semestre bianco coincida con gli ultimi sei mesi del mandato di deputati e senatori.

Possibili tensioni tra i partiti

L’ingresso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel semestre bianco viene visto come possibile causa di tensioni tra i partiti che sostengono il governo. L’impossibilità di sciogliere le camere e quindi in indire nuove elezioni, sostengono alcuni esperti, potrebbe infatti moltiplicare i veti tra le diverse anime politiche con rischi per la tenuta dello stesso esecutivo. Bisogna però tener conto che il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, va verso mesi estremamente intensi. A breve si entrerà nel vivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza e restano tutti i temi legati all’emergenza sanitaria. Da notare anche che proprio il nome del premier è tra quelli proposti da più parti per succedere a Sergio Mattarella al Quirinale.


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