Dal fiume in secca riemerge un cranio di homo sapiens. Il Po restituisce un altro fossile

Dal fiume in secca riemerge un cranio di homo sapiens. Il Po restituisce un altro fossile

Dal fiume in secca riemerge un cranio di homo sapiens. Il Po restituisce un altro fossile   Photo Credit: Fotogramma.it


03 luglio 2023, ore 16:30

Il precedente risale al 2009 quando fu ritrovato in riva al fiume un osso frontale che gli esami genetici hanno ufficialmente attribuito a un Neanderthal

L’ha restituito il fiume, anche grazie all’eccezionale magra causata della siccità. Il cranio dell’homo sapiens – chiamato Acamar – era seminascosto dalla ghiaia, nel punto dove il Po incrocia l'Adda, proprio nel tratto al confine tra Cremonese e Piacentino. La scoperta è stata fatta lo scorso settembre da Davide Persico, professore di Paleontologia dell'Università di Parma e sindaco di San Daniele Po, ma è stata divulgata solo ora perché è in partenza da venerdì, il progetto di ricerca che indagherà l'età, il sesso e il periodo in cui è vissuta la persona cui appartiene il reperto. Persico dice che il cranio è sicuramente arcaico e ritiene possa risalire al paleolitico. Venerdì sarà portato a Ravenna per le prime indagini genetiche e con il carbonio 14 utilizzato proprio per datare materiali organici non più vecchi di 50mila anni.

HOMO SAPIENS PADANO

Tutto si svolgerà mediante una collaborazione tra la Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti, l’Università di Parma, l’Università di Milano, l’Università di Bologna e il Museo Paleoantropologico del Po di San Daniele Po, con lo scopo di ricostruire il più possibile la storia di un esemplare unico nello scenario paleontologico padano e che potrebbe finire sui libri di storia, certamente lo troveremo in articoli scientifici, su riviste internazionali.

NEANDERTHAL PAUS, IL PRIMO OMINIDE DELLA PIANURA PADANA

L’osso frontale, ritrovato nel 2009 in riva al Po, i ricercatori lo hanno attribuito ufficialmente a un Neanderthal, uno dei nostri cugini estinti. Come da tradizione gli è stato dato un nome, Paus, la contrazione di Padus, nella derivazione del sostantivo Po. Secondo la serie di esami cui è stato sottoposto il fossile era contornato da un'associazione faunistica molto ampia che comprendeva mammuth, orsi delle caverne, bisonti, alci e cervi giganti, che Pàus, molto probabilmente, cacciava e di cui si nutriva. Parti di questi animali sono stati più volte scoperti lungo il Po. Prima di Paus, i ritrovamenti principali di fossili neandertaliani sono avvenuti in Italia centro-meridionale, soprattutto nel Lazio, in Campania e in Puglia e in poche altre aree della Penisola, ma mai in un'area totalmente pianeggiante come la vasta pianura padana.


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