Dalla gaffe alla positività, il ct della nazionale Roberto Mancini positivo al Covid-19

Dalla gaffe alla positività, il ct della nazionale Roberto Mancini positivo al Covid-19

Dalla gaffe alla positività, il ct della nazionale Roberto Mancini positivo al Covid-19


06 novembre 2020, ore 21:00

Due settimane fa il ct aveva condiviso una vignetta sul coronavirus: "Mi sono ammalato guardando i TG", diceva. Poi si era scusato

Dalla gaffe sul Covid alla positivita' al tampone. Nella rete del Coronavirus e' caduto anche Roberto Mancini, ct della nazionale, inciampato lo scorso 22 ottobre in un post per il quale aveva poi chiesto scusa. "Mi sono ammalato guardando i TG...", il testo di una vignetta pubblicata dal tecnico dell'Italia sul suo profilo Instagram, e per la quale a stretto giro aveva porto le sue scuse ("se ho offeso qualcuno, non era mia intenzione").

Mancini è asintomatico

Ma questa volta Mancini si e' ammalato davvero, anche se senza sintomi. La positivita' e' stata riscontrata dal giro di tamponi al quale tutto lo staff della nazionale viene sottoposto a ridosso dei raduni. Il prossimo e' previsto da domenica sera, per preparare tre partite (l'amichevole con l'Estonia mercoledi', poi Polonia il 15 e trasferta in Bosnia il 18 novembre) alle quali stante la situazione attuale il ct non puo' prendere parte. Mancini e' del tutto asintomatico, ed e' in isolamento fiduciario a casa sua, a Roma: la Figc ha tempestivamente avvisato la Asl territorialmente competente, e Mancini potra' aggregarsi alla nazionale solo dopo aver completato il percorso previsto dalle norme e dai protocolli Uefa Return to play e Figc.

La gaffe

"Del Covid non se ne puo' più, speriamo finisca presto", era tornato a dire Mancini, pochi giorni dopo il post della discordia che gli aveva provocato diverse critiche dai follower, alcuni dei quali lo hanno additato come negazionista. "Volevo solo sdrammatizzare", era stata la risposta di Mancini, che sul tema pandemia non si era tirato indietro dall'entrare a sua volta in polemica con il ministro della salute, Speranza ("lo sport e' un diritto, come lo studio: alle volte bisogna pensare prima di parlare"). Ora pero' quel diritto non e' azzurro, e Mancini dovra' aspettare la quarantena e l'esito di nuovi tamponi, mentre in nazionale e' allertato il suo vice Evani.

Dzeko positivo

Mancini a parte, il ricasco sulle nazionali era inevitabile: ne fa le spese anche un'avversaria della Italia, la Bosnia, che con la Roma deve fare a meno del 'positivo' Dzeko. "Purtroppo il tampone ha detto questo - l'annuncio dell'attaccante - ma rassicuro tutti: non ho sintomi particolari". In realta' Dzeko ha qualche linea di febbre, ma nulla di preoccupante. Il bosniaco e' in isolamento a casa, per tutta la Roma scatta il protocollo Asl, al momento senza bolla ma con l'obbligo del tragitto casa-lavoro-casa.


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