Daniele Silvestri, Come gli acrobati in bilico sulla leggerezza

Daniele Silvestri: "Come gli acrobati in bilico sulla leggerezza"

Daniele Silvestri: "Come gli acrobati in bilico sulla leggerezza"


22 febbraio 2016, ore 15:00 , agg. alle 17:30

Il cantautore torna con un album ricco e lo presenta a RTL.it

Diciotto canzoni, settantaquattro minuti di musica per un periodo “florido e ricco di ispirazione”. Daniele Silvestri, a cinque anni dall’ultimo album di inediti “S.C.O.T.C.H.”, torna in gran forma con “Acrobati”, in uscita venerdì 26 febbraio e trainato dal singolo “Quali Alibi”. Un album ricco di suoni funky, rock, pop, swing e ballad in cui si riflette ma sempre in bilico tra la leggerezza e la spensieratezza. "Dopo 22 anni di musica in cui anche in passato ho condotto le mie battaglie politiche - ci spiega Silvestri - mi sembrava giusto allargare la visuale fanciullesca e i confini musicali". Tour al via il 27 febbraio e sono già esaurite le prime 4 date (Foligno, Genova, Aosta, Senigallia) insieme a quelle di Bari, Torino e la prima delle due date di Milano. Sono state aggiunte inoltre 2 date: Bologna 27 aprile e Assisi 28 aprile.
Da quale spunto sei partito per questo disco?
Dall’idea di condivisione e non è un caso che in questo album ci sia la partecipazione di amici e colleghi come Caparezza, Diodato, Roy Paci per citarne alcuni. E’ stata una meravigliosa esperienza artigianale di creazione e condivisione.

Perché ti sei rifugiato in Puglia?
Mi trovavo nello studio di Roy Paci dove sono rimasto per tre giorni. Sono arrivato con tantissimi appunti nel mio iPhone. Poi come per magia piano piano le canzoni hanno iniziato a prendere corpo per magia e sono andato via con 21 tracce registrate. E’ stato un lavoro acrobatico nel vero senso della parola e a tratti sorprendente.

Soddisfatto del risultato?
Sì perché è un disco ambientato in tanti luoghi diversi su un equilibrio dinamico.

Che significato ha per te l’acrobata?

E’ in una posizione meravigliosa perché non è troppo in alto ma nella posizione in cui sembra che il mondo sia tutto in ordine, perfetto, quasi che l’umanità sia una cosa buona. Poi scende sulla terra e si accorge di tutte le nefandezze e la sporcizia che l’uomo ha creato.

Dal 27 febbraio inizia un tour nei teatri di tutta Italia cosa dovranno aspettarsi i tuoi fan?
Questo tour nasce da prima del disco chiuso e per certi versi è stato un bene perché suoneremo in moltissimi teatri e in diverse città italiane. Mi sono venute delle idee che metteremo in pratica, a volte sarà difficile rimanere seduti e altre volte il pubblico sarà comunque coinvolto in prima persona in alcuni momenti dello spettacolo. Vorrei trasmettere il senso di magia e funambolismo che sta alla base di questo album.

(Foto di Daniele Barraco)

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