Delitto Pasolini, la morte dell’ultimo bel fiore del novecento è ancora un mistero

Delitto Pasolini, la morte dell’ultimo bel fiore del novecento è ancora un mistero

Delitto Pasolini, la morte dell’ultimo bel fiore del novecento è ancora un mistero   Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


02 novembre 2022, ore 08:00

47 anni fa veniva ucciso Pier Paolo Pasolini, poeta, regista e giornalista che fu trovato senza vita sulle sponde del mare di Ostia

La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi. (Pier Paolo Pasolini) 


Forse, il modo migliore per raccontare Pier Paolo Pasolini è attraverso le sue parole, i suoi film, i suoi articoli di giornale. Nella sua poetica declinata in mille modi, risiedono tante risposte ai quesiti più enigmatici e universali che attanagliano l’uomo da duemila anni che sono stati un faro per tutti coloro che sono venuti dopo. Sfortunatamente però, nelle sue opere non troveremo mai la soluzione dietro il mistero più grande che continua ad avvolgere la sua figura. Quello della sua morte, avvenuta 47 anni fa sulle sponde del mare di Ostia.

I FATTI

E’ domenica 2 novembre 1975 ed è passata la mezzanotte da qualche ora. Una pattuglia dei carabinieri in servizio sul lungomare di Ostia, ferma un'auto che procedeva contromano. Alla cui guida c'era Pino Pelosi. Dissolvenza incrociata, come fossimo in un film. All'alba, nei pressi dell'idroscalo di Ostia, viene ritrovato da alcuni residenti il corpo senza vita di Pasolini, martoriato e quasi irriconoscibile per i colpi subiti. Lo spettacolo è tragico e in poco tempo fa il giro della nazione. «Abbiamo perso un poeta, e di poeti non ce ne sono tanti nel mondo, ne nascono solo tre o quattro dentro un secolo. Quando sarà finito questo secolo Pasolini sarà tra i pochissimi che conteranno come poeta». Così lo scrittore Alberto Moravia commentò la tragica scomparsa.

LE INDAGINI

Un delitto efferato di cui si accusò immediatamente Pelosi, l’uomo che quella notte viaggiava contromano proprio a pochi chilometri dal luogo del delitto. Solo qualche anno dopo, alcuni elementi, ignorati dagli investigatori, fecero emergere un'altra verità: ad ammazzare il poeta erano state più persone e il movente non era certo a sfondo sessuale, come si era pensato in un primo momento. Lo stesso Pelosi nel 2005, intervenendo in TV, confessò di non esser stato lui e di aver taciuto per paura di ritorsioni nei confronti della sua famiglia. Sulla base di queste dichiarazioni la Procura di Roma riaprì il caso ma per mancanza di ulteriori prove si vide costretta ad archiviarlo nuovamente. Secondo alcuni, dietro il delitto Pasolini, si celerebbe qualcosa di scomodo, verità indicibili che il poeta avrebbe scoperto e che non potevano essere divulgate.


PASOLINI, UN DELITTO ITALIANO

Nel 1995, 20 anni dopo il delitto, alla 52esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, irrompe il film di Marco Tullio Giordana intitolato proprio Pasolini, un delitto italiano. Un Film-inchiesta che, oltre a dare ampio risalto alla figura di Giuseppe Pelosi, si lancia in un'analisi della pista alternativa sul caso Pasolini: non si sarebbe trattato di un delitto passionale tra omosessuali, bensì dell'ultimo atto di un complotto ordito dal potere per eliminare un personaggio scomodo, voce critica nei confronti del governo.

Ma anche nel film la questione rimane, ovviamente, irrisolta


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